Una giornata di mobilitazione è stata annunciata per mercoledì 13 giugno, presso la sede della Regione Lombardia, dalle associazioni aderenti alla LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), la componente regionale lombarda della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di chiedere il ripristino delle risorse mancanti per le politiche a favore delle persone con disabilità. Infatti, come già più volte denunciato in questi mesi dalla Federazione lombarda, per il 2012 i mancati trasferimenti dallo Stato e dalla Regione hanno comportato per i Comuni un’ulteriore diminuzione di 100 milioni di euro delle risorse a disposizione per le politiche sociali, ovvero un taglio radicale su un capitolo di spesa storicamente già inferiore ai bisogni.
«Le nostre previsioni – dichiara Fulvio Santagostini, presidente della LEDHA – si stanno purtroppo avverando. Gran parte dei Comuni lombardi, infatti, sta procedendo con tagli lineari ai capitoli di spesa coperti fino al 2011 dal Fondo per la Non Autosufficienza, dal Fondo per le Politiche Sociali e da quello regionale».
In questo quadro, i primi a essere messi in discussione risultano i progetti per la Vita Indipendente delle persone con disabilità – previsti dalla Legge 162/98 – e, più in generale, quelli di assistenza domiciliare, percorsi progettuali che in questi anni, pur tra mille difficoltà, hanno permesso a migliaia di persone con disabilità di condurre una vita dignitosa, a casa propria, con un buon livello di inclusione sociale e, in molti casi, anche lavorativa.
Proprio per questo motivo la LEDHA ha lanciato la campagna denominata No ai tagli! Sì alla Vita Indipendente, che ha come primo obiettivo quello di ottenere dal Consiglio Regionale e dai Comuni lombardi il ripristino delle risorse oggi mancanti. «Ma non ci fermeremo qui – sottolinea Santagostini -, infatti la campagna proseguirà nel tempo affinché la riforma del welfare lombardo orienti le risorse in modo tale da permettere a tutte le persone con disabilità di vivere nella società e di inserirvisi e impedire che siano isolate o vittime di segregazione. Così come espressamente previsto dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».
Tutto ciò, infatti, appare oggi in discussione, anche perché se la gran parte dei Comuni ha finora solo annunciato le proprie intenzioni, in alcuni casi alle parole stanno già seguendo i tagli concreti.
In vista dell’annunciata manifestazione del 13 giugno, la LEDHA chiederà l’adesione a tutte le organizzazioni del Terzo Settore, e in particolare agli enti erogatori dei servizi, ai diversi livelli Istituzionali, ma anche alle varie forze politiche e sindacali. (S.B.)