Per Marco Lazzari, capitano dei Thunder Roma, è una vittoria importantissima: «Ancor più che diventare campioni d’Italia è difficile riconfermarsi come tali. Ma noi ce l’abbiamo appena fatta». Queste le sue parole al termine dell’emozionante e sudata partita che il 20 maggio ha incoronato i Thunder Roma campioni italiani del wheelchair hockey (hockey in carrozzina elettrica) per la seconda volta consecutiva.
Al Palazzetto dello Sport del Centro Ge.Tur di Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine, in riva al mare e sotto un sole incerto ma gentile, si sono svolte infatti il 19 e il 20 maggio le finali del diciassettesimo Campionato Italiano di questa disciplina e l’incontro finale di domenica pomeriggio è stato «una delle finali più belle della storia del wheelchair hockey italiano», come l’ha definito Antonio Spinelli, presidente della FIWH (Federazione Italiana Wheelchair Hockey).
Ed è stato lo stesso commento sulla bocca di tutti coloro che hanno assistito alla partita. Lo ha detto Spinelli, lo ha detto Lazzari, lo hanno detto, con un sorriso pieno di soddisfazione, Nicola Schiavolin e Alessandro Camporese, rispettivamente il portiere e capitano e l’allenatore della Coco Loco Padova, la squadra avversaria dei Thunder nella finalissima: la vittoria della compagine capitolina, infatti, è stata legata a singoli episodi, non a una superiorità schiacciante nei confronti del contendente.
«Avevamo già incontrato i Thunder quest’anno, durante il campionato – ricorda Camporese – e ci avevano letteralmente “stracciato”, insegnandoci cosa vuol dire giocare facendo sul serio. Questa volta invece, con lo stupore e l’emozione incredibile di essere arrivati per la prima volta nella nostra storia alla finalissima, abbiamo affrontato i campioni d’Italia a testa alta e abbiamo dato loro del filo da torcere. Per noi questa è una vittoria bellissima».
Secondi, insomma, ma felici come se fossero stati primi, i componenti della Coco Loco Padova, vera rivelazione di questo Campionato. Hanno battuto i favoriti Rangers Bologna nella semifinale di sabato e si sono portati in finale, mostrando di essere una delle squadre più forti e maggiormente in crescita del wheelchair hockey italiano. «La partita è stata un gioco di sottile e teso equilibrio, e se anche alla fine avesse vinto la Coco Loco, nessuno si sarebbe lamentato. Se la meritavano tutte e due le squadre, la vittoria», conferma in tal senso Spinelli.
«Avevo pensato che la tattica migliore sarebbe stata una forte difesa – prosegue Camporese – e così avevo organizzato il gioco. Ma a pochi secondi dall’inizio della partita, la Roma ci ha segnato la prima rete. Allora ho pensato che non c’era più niente da perdere, dovevamo buttarci e rischiare tutto e così siamo partiti all’attacco».
In effetti, la Coco Loco ha condotto un gioco aggressivo, cercando di sfondare il blocco compatto dei Thunder. 1 a 1 il punteggio, sin quasi al quarto tempo, poi la squadra romana ha sbagliato il rigore del possibile 2 a 1, ma alla fine è riuscita a segnare. Quindi a sbagliare un penalty è stata la squadra padovana, mancando così il possibile pareggio. L’ultima rete è stata poi realizzata dai Thunder in chiusura di partita, uscendo in contropiede dagli attacchi incessanti degli avversari.
«Credo che la nostra forza – spiega Sergio De Franceschi, allenatore dei Thunder – stia nella tenuta. Il rigore sbagliato poteva abbatterci, la forza dell’avversario poteva disorientarci, ma noi invece riusciamo a restare compatti e concentrati. Questo è il frutto di un lavoro di squadra che ha ormai parecchi anni e sul quale possiamo contare. Abbiamo una sola mazza forte, a differenza della Coco Loco e di altre squadre, che ne hanno due. Lavoriamo compatti attorno a questo giocatore, ma questa volta siamo anche stati fortunati e la Coco Loco si è dimostrata un ottimo avversario».
Questa dunque la classifica finale della Serie A1, per il Campionato 2012: 1° Thunder Roma, 2° Coco Loco Padova, 3° Sharks Monza (che hanno battuto i Rangers per 11 a 4 nella finale per il terzo e quarto posto), 4° Rangers Bologna (che l’anno scorso avevano fronteggiato i Thunder in finale).
Nella Serie A2, invece, questo il risultato finale: 1° Blue Devils Genova (che hanno vinto sui Magic per 12 a 4), 2° Magic Torino, 3° Leoni Sicani di Santa Margherita Belice (affermatisi sui Tigers per 9 a 2), 4° Tigers Bolzano.
Ora a Lignano è rimasto Michele Fierravanti, allenatore della Nazionale Italiana, con la sua squadra, per l’ultimo ritiro in vista dei Campionati Europei in Finlandia, ormai imminenti (4-11 giugno). «Puntiamo a piazzarci tra i primi quattro – dichiara Fierravanti – e magari a qualificarci per la finalissima. La nostra squadra è forte, soprattutto è composta da singoli molto forti, e bisogna lavorare sul compattamento. Inoltre, il regolamento italiano, a differenza di quello europeo, ha un punteggio massimo inferiore nella composizione della squadra, per cui noi abbiamo meno mazze forti rispetto agli avversari stranieri. Ma questo non ci spaventa. Come hanno dimostrato infatti i Thunder Roma, non è la forza fisica che fa la differenza in questo sport ma la tattica e il gioco di squadra».
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