L’associazione romana del Teatro Patologico e il regista e attore Dario D’Ambrosi – da sempre attento indagatore del disagio mentale attraverso la ricerca teatrale – propongono il Festival del Teatro Patologico: dalla sperimentazione all’integrazione sociale, rassegna in programma dal 23 maggio al 10 giugno presso la stessa sede del Teatro Patologico (Via Cassia, 472, Roma, zona Corso Francia), con la direzione artistica di D’Ambrosi e la collaborazione del portale di informazione e consulenza sulla disabilità SuperAbile-INAIL [segnaliamo anche, nel nostro sito, sempre a cura dell’Associazione Teatro Patologico, il Festival del Cinema Patologico, svoltosi nei mesi scorsi, N.d.R.].
In tempi difficili, di depressione economica e sociale, il teatro – in particolare quello integrato – è forse la «vera risposta speranzosa alla crisi», come sottolinea D’Ambrosi. Questo Festival ha infatti lo scopo di promuovere non solo il giovane e innovativo teatro italiano (Massimo Sgorbani, Alessandro Corazzi, Manuela Boccanera, Atmos Teatro), ma anche e soprattutto quello di attivare una sinergia tra il teatro e l’ambiente in cui si lavora sul disagio mentale e sociale (FitzCarraldo Teatro per i non vedenti, Cavallo Bianco e Paradosso 38 per la disabilità fisica e mentale).
La convinzione è che questa sinergia possa contribuire a un’evoluzione del linguaggio scenico e soprattutto dare maggiore visibilità alle tante realtà che quotidianamente operano in un settore molto complesso e delicato come quello della disabilità.
Ad aprire il Festival sarà uno degli storici spettacoli di D’Ambrosi, Frustra-azioni, performance che qualche mese fa ha riscosso un grande successo di pubblico e critica al Wilton’s Theatre di Londra. (Erica Battaglia)