Rigore e crescita, obiettivi da perseguire insieme: all’indomani del G8 di Camp David, negli Stati Uniti, le trentacinque organizzazioni sociali che danno vita alla rete Cresce il welfare, cresce l’Italia – della quale fa parte anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Monti, per chiedere una netta discontinuità nelle politiche sociali del Governo.
Il messaggio è stato presentato e discusso a Firenze, il 26 maggio, nell’ambito della nona edizione di Terra Futura, la Mostra Convegno Internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, ed esattamente durante l’incontro pubblico denominato Caro Governo, è l’ora del sociale – La Rete “Cresce il welfare, cresce l’Italia” presenta le sue proposte.
«Le conseguenze dei continui tagli al welfare – si legge nella lettera a Monti – si sono avvertite già lo scorso anno, ma oggi gli effetti sono disastrosi, con gli Enti Locali che si trovano costretti a ridurre i servizi o ad aumentare le quote di compartecipazione a carico delle famiglie. Eppure la persistente crisi economica richiederebbe maggiori servizi e minori costi a carico delle famiglie».
Nel documento si denuncia poi che il Governo Monti ha «continuato a produrre misure disorganiche e inefficaci, rinunciando a definire un quadro strategico di intervento che avesse come base la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali». «Si sta vivendo – viene sottolineato – una situazione paradossale che non si era mai verificata: al pesante aumento delle tasse corrisponde una diminuzione dei servizi e delle tutele».
Si chiedono infine «atti concreti che definiscano i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali» e il rifinanziamento del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali che «fino all’attuazione del federalismo fiscale resta l’unico strumento di finanziamento dei diritti soggettivi e delle politiche sociali nelle Regioni e nei Comuni».
Per quanto poi riguarda le proposte, si parla della «definizione di un Piano Nazionale per la Non Autosufficienza», di «un Piano di attuazione del Programma Nazionale di Riforma (PNR), che contenga misure di sostegno al reddito delle persone e delle famiglie e programmi di attivazione dei destinatari» e di «un percorso graduale per raggiungere su tutto il territorio nazionale i tassi di copertura dei servizi per l’infanzia previsti dal Quadro Strategico Nazionale (12%) e dall’Obiettivo di Lisbona (33%) [ci si riferisce rispettivamente al Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 al Trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre 2007, N.d.R.]. (Ufficio Stampa FISH)