Lo stato dell’arte sugli studi epidemiologici e sull’approccio clinico della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), sarà affrontato giovedì 31 maggio a Pasian di Prato (Udine), nel corso del convegno medico-scientifico promosso dall’AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Struttura Operativa Complessa di Igiene ed Epidemiologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine e con l’Istituto di Igiene ed Epidemiologia del Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine.
Il convegno – intitolato appunto Aggiornamenti di epidemiologia e clinica della sclerosi laterale amiotrofica – sarà introdotto da laura Largajolli Toffolutti, presidente dell’AISLA del Friuli Venezia Giulia e da Fabio Barbone, direttore degli enti ospedaliero universitari coinvolti nell’organizzazione dell’evento e responsabile scientifico dello stesso.
Seguirà una lezione magistrale di Mario Melazzini, presidente nazionale dell’AISLA, che porterà la propria esperienza di medico e di persona affetta da SLA.
All’incontro parteciperanno poi alcuni tra i principali studiosi del settore a livello nazionale e internazionale, come Giancarlo Logroscino dell’Università di Bari, Ettore Beghi e Adriano Chiò dell’Università di Torino, che presenteranno le attuali conoscenze sulla frequenza della SLA nelle diverse popolazioni, sugli indizi disponibili sulle cause della malattia (ancora non note) che da queste si possono trarre e sull’andamento della malattia stessa.
Verranno inoltre presentati e confrontati i risultati dello studio sull’incidenza di SLA nella Regione Friuli Venezia Giulia, realizzato dall’Istituto di Igiene ed Epidemiologia del Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche dell’Università di Udine e dalla Struttura Operativa Complessa di Igiene ed Epidemiologia Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine.
E ancora, è previsto l’intervento di Loris Zanier, direttore dell’Area Programmazione Attuativa della Direzione Centrale della Sanità Regionale del Friuli Venezia Giulia.
Della necessità di integrare le cure e l’assistenza alle persone affette da SLA e dei modelli applicati in Friuli Venezia Giulia, si discuterà nella parte pomeridiana del convegno, con gli interventi di Gilberto Pizzolato, direttore della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste, Roberto Eleopra, direttore del Dipartimento Integrato di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, Raffaella Rumiati della SISSA di Trieste (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), Lorenzo Verriello della Struttura Operativa Complessa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, Alessio Bratina, della Clinica Neurologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Trieste e Bruno Bembi, direttore della Struttura Operativa Complessa, Coordinamento Regionale per le Malattie Rare della Regione Friuli Venezia Giulia (Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine). (S.B.)