Già dieci prestigiose sedi cittadine, con oltre un migliaio di visitatori/spettatori, grazie alla stretta collaborazione tra la Fondazione Carlo Molo, le Circoscrizioni e le Istituzioni di Torino: è questo il lusinghiero bilancio di ConversAzioni. Azione teatrale per due attori e un musicista, spettacolo che «spiega, informa e racconta l’afasia», ideato e realizzato a cura del Teatro Popolare Europeo/Progetto Il Postale della Salute, su produzione della citata Fondazione Molo.
La prossima tappa del progetto – del quale il nostro sito ha già avuto modo di occuparsi più volte – si avrà venerdì 1° giugno (Punto Prestito Gabriele D’Annunzio, Sala +Incontri, Via Saccarelli, 18, ore 21), in collaborazione – come già in passato – con le Biblioteche Civiche Torinesi, oltre che con +Spazio4.
Forma di disabilità che subentra in seguito a ictus, emorragia cerebrale o trauma cranico, l’afasia colpisce la sfera del linguaggio parlato, compreso, letto e scritto, senza però che le lesioni subite alterino né l’intelligenza né la sfera emotiva, anche se spesso le persone coinvolte “scompaiono” letteralmente, a livello sociale e relazionale. Dal canto suo, «il teatro – come avevamo scritto a suo tempo in sede di presentazione del Progetto ConversAzioni – è un luogo di ascolto e di incontro che appare come lo strumento ideale per dare voce alle parole perdute, per riprovare a comunicare, per ricreare lo scambio relazionale alla base di ogni comunità sociale, per prendere coscienza del disagio di alcuni. In poche parole, per sollecitare in modo creativo una riflessione sull’afasia».
ConversAzioni è stato dunque pensato come strumento di sensibilizzazione pubblica sul problema dell’afasia, che unisce parole e musica, letteratura e canzoni, suoni e immagini, per evocare, suggerire e raccontare in modo semplice, piacevole e coinvolgente la condizione di chi ha difficoltà a comunicare.
Lo spettacolo è nato anche dalle suggestioni maturate nel contatto diretto con i pazienti del laboratorio teatrale attivo presso il CIRP (Centro Intervento e Ricerca in Psicologia) della Fondazione Molo, storie di vita cui si uniscono appunto pagine di romanzo e altri testi della letteratura.
La fondazione torinese Carlo Molo è stata costituita da Mariateresa Molo,nel 1993, come “Associazione di ricerca”, con l’intento di applicare lo studio scientifico al campo della psicologia cognitiva. Dal 2000 viene portato avanti il Progetto Afasia, attuando percorsi riabilitativi che si sviluppano secondo le più innovative ricerche internazionali nel settore.
Accanto alle attività principalmente legate ai percorsi riabilitativi (sedi distaccate di Via Sacchi, 42 e di Corso Vittorio Emanuele II, 1), la Fondazione organizza corsi, laboratori e visite guidate, coinvolgendo importanti realtà culturali torinesi, oltreché iniziative di formazione per caregiver, rivolte a operatori socioassistenzali e familiari e altri momenti sensibilizzazione sulle tematiche dell’afasia. (S.B.)