Nata nel 2005 e composta da decine di associazioni, sindacati e movimenti della società civile italiana e internazionale, tra cui anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e DPI Italia (Disabled Peoples’ International), la Coalizione Italiana contro la Povertà (GCAP) intende soprattutto dare voce alle richieste dei Paesi del Sud del mondo e ricordare a tutti i leader politici gli impegni assunti nel 2000, con l’approvazione unanime della Dichiarazione del Millennio e l’elaborazione degli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals), campagna globale lanciata dall’ONU, che ha fissato nel 2015 la fine del proprio percorso
«Da allora – spiegano i responsabili della Coalizione -, nonostante siano stati compiuti importanti progressi in vari Paesi e in diversi settori, si registra tuttavia un forte ritardo complessivo, che già oggi rende impossibile il raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2015. Di fatto, si stima che per il 2015 una persona su cinque dovrà vivere con meno di 1,25 dollari al giorno».
Questioni, quindi, quanto mai drammatiche e fondamentali, non dimenticando mai che normalmente i più “poveri tra i poveri”, nel mondo, sono proprio i milioni di persone con disabilità.
In tal senso, il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha anche recentemente esortato i leader mondiali a intensificare gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi del Millennio e avviato un processo di consultazione per la creazione di un’Agenda Globale Post-2015.
È questo lo scenario che lunedì 4 e martedì 5 farà da sfondo, a Roma (il 4 giugno alla Sala Starlin Arush, Via Aniene, 26/a; il 5 giugno alla Sala Peppino Impastato di Palazzo Valentini, Provincia di Roma, Via IV Novembre, 119/a) all’Assemblea della Coalizione, denominata appunto Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e l’Agenda Globale Post-2015: il contributo della società civile italiana alla costruzione di una nuova agenda di sviluppo, occasione quanto mai utile per fare il punto sullo stato di attuazione del proprio mandato e per definire il ruolo che la Coalizione stessa dovrà assumere nel nuovo panorama nazionale e internazionale, a livello di modalità di partecipazione, di iniziative, campagne e momenti strategici. (S.B.)