La FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha indetto per martedì 19 giugno un sit-in a Perugia davanti a Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio Regionale (Piazza Italia, ore 10.30). In tale occasione, quindi, le persone con disabilità appartenenti alle varie associazioni federate alla FISH Umbria e tutte le altre persone od organizzazioni che abbiano interesse a difendere le persone con disabilità e i loro diritti saranno chiamate a partecipare alla mobilitazione.
Il sit-in – che si svolge quasi in sintonia con altre manifestazioni a livello nazionale – non si costituisce come un evento isolato e di mera “protesta”. Infatti, l’intento è quello di creare un dialogo e un confronto con le Istituzioni. Non è, pertanto, un attacco alle Istituzioni regionali, né al Governo in carica, poiché i problemi sono transregionali e coinvolgono tutto il welfare italiano.
Ciò non di meno, è necessario un confronto – trasversale rispetto agli orientamenti di partito (dimodoché nessun partito potrà “cavalcarne” lo spirito, né travisarne le intenzioni) – e funzionale a discutere la consistenza e le conseguenze delle scelte strategiche che la Regione, gli Enti Locali e le Aziende Sanitarie Locali hanno già iniziato a mettere in campo, per fronteggiare la pesante contrazione delle risorse a disposizione.
Ciò che in ultima istanza chiede la FISH Umbria è il frutto di tutto ciò che negli ultimi anni la Federazione stessa ha elaborato in termini di riflessioni e proposte, che vede la presa in carico globale – fondata sul fondata sul progetto individuale e la possibilità di chiedere l’assistenza personale autogestita (assistenza indiretta) – come obiettivo ultimo.
Progetto individuale e assistenza indiretta sono argomenti che richiamano anche il tema della partecipazione e della scelta dei servizi che dovrebbero costituire le risposte necessarie per far fronte al proprio progetto di vita. E se le persone sono chiamate a partecipare alla spesa dei servizi – tramite la compartecipazione economica calcolata per ognuno mediante l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) – tanto più dovranno essere chiamate in causa per scegliere i servizi di cui dovranno usufruire.
Quindi – e questo è il senso profondo della mobilitazione -, i Cittadini umbri con disabilità chiedono di essere informati sull’entità complessiva della riduzione delle risorse economiche che si ripercuote sulle tipologie di servizi e prestazioni sociali e socio-sanitarie erogate alle persone con disabilità, sugli obiettivi di risparmio che la Regione e le Aziende Sanitarie Locali intendono adottare e sui criteri con cui verranno effettuate le operazioni di riduzione delle risorse.
Ma la FISH Umbria, come sempre, intende coniugare la “protesta” con la “proposta”, sia chiamando le Istituzioni a un confronto democratico con i Cittadini umbri con disabilità, sia organizzando, per il prossimo 4 luglio, un convegno con tavola rotonda e focus group da cui dovranno scaturire proposte operative per la presa in carico globale.
Il Centro per l’Autonomia Umbro è anche sede della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Per ulteriori informazioni: web@cpaonline.it.