Formare sui diritti umani delle persone con disabilità

È la prima iniziativa del genere, svoltasi in Italia, presso un ufficio decentrato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e costituisce certamente un importante "salto culturale", da indicare come possibile modello. Si tratta del corso di formazione sui diritti umani delle persone con disabilità, rivolto al personale interno della Reggia di Caserta
Giampiero Griffo
Giampiero Griffo è stato uno dei coordinatori del corso di Caserta

Ci eravamo già ampiamente occupati, a suo tempo, del “Progetto S.I.T.In. – Creazione di una rete integrata di servizi per un turismo inclusivo nella Provincia di Caserta”, iniziativa promossa dalla Cooperativa Sociale Ability 2004, che aveva il proprio fulcro nelle realizzazioni all’insegna dell’accessibilità, presso la Reggia di Caserta e il suo parco.
Costituisce ora un ulteriore “salto di qualità”, soprattutto da un punto di vista culturale, il corso di formazione che si concluderà il 19 giugno, frutto di un accordo tra la Soprintendenza di Caserta e la Biblioteca Nazionale di Napoli, rivolto al personale di assistenza e vigilanza della stessa Reggia di Caserta (centosessanta dipendenti).

Si tratta in sostanza della prima iniziativa italiana del genere, in un ufficio decentrato del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, articolata su otto successivi incontri, condotti da Vitaliano Ferrajolo, presidente della citata Ability 2004 e dell’Associazione LPH (Lega Problemi Handicappati), e da Giampiero Griffo, responsabile della sezione sulla diversità della Biblioteca Nazionale di Napoli, oltreché noto componente dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International).
Per tutti i corsisti è stata elaborata una specifica dispensa, dedicata a temi quali i Diritti umani: non discriminazione e pari opportunità; I comportamenti e la comunicazione: il rispetto della dignità della persona; La disabilità e l’accoglienza della persona; Cenni sulle normative di riferimento; Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la disabilità.

Un approccio, quindi, del tutto nuovo – quello di formare sui diritti umani delle persone con disabilità il personale interno di un’importante istituzione culturale – e in tal senso da indicare senz’altro come possibile modello. Ne approfondiremo prossimamente le caratteristiche e i significati, parlandone direttamente con i protagonisti. (S.B.)

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