«Uffici postali, sportelli bancari, scuole, università, farmacie, studi medici, palazzi pubblici, musei, palestre: è un elenco infinito quello delle strutture ancora oggi inaccessibili nelle Marche per i disabili, nonostante lo Stato Italiano e la Regione abbiamo emanato da oltre vent’anni norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche».
Lo si legge in una nota prodotta dalla Struttura Informazione e Comunicazione dell’Assemblea Legislativa marchigiana, ove si aggiunge che «il mancato rispetto delle leggi da parte di molti Comuni si traduce nell’impossibilità di accedere anche ai servizi socio-sanitari, come viene spesso segnalato nei reclami che approdano nell’ufficio del Difensore Civico delle Marche».
La stessa Assemblea Legislativa, dunque, insieme all’Ombudsman della Regione (Autorità per la Garanzia dei Diritti degli Adulti e dei Bambini) e alla Consulta Regionale della Disabilità, ha voluto invitare tutti i livelli istituzionali ad affrontare insieme il problema, per rispettare il diritto di accesso negli edifici pubblici e privati e per migliorare la qualità della vita quotidiana di migliaia di disabili.
L’iniziativa è stata presentata il 26 giugno ad Ancona dal presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi, dall’Ombudsman delle Marche Italo Tanoni e dal presidente della Consulta Regionale per la disabilità Roberto Zazzetti. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Struttura Informazione e Comunicazione dell’Assemblea Legislativa delle Marche (Laura Volponi), laura.volponi@assemblea.marche.it.
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