Patriarca presidente del Centro Nazionale per il Volontariato

«Stanno cambiando le politiche sociali – dichiara Edoardo Patriarca, neoeletto presidente del Centro Nazionale per il Volontariato, delineando le imminenti sfide -, ci saranno nuovi tagli e il volontariato dovrà ricollocarsi. Non ci sono più luoghi in cui si discute per capire cosa fare e riscoprire convergenze. Ma il nostro mondo deve continuare ad essere una risorsa per il Paese, per andare avanti»

Edoardo Patriarca

Edoardo Patriarca, nuovo presidente del Centro Nazionale per il Volontariato di Lucca

È Edoardo Patriarca il nuovo presidente del Centro Nazionale per il Volontariato (CNV), eletto in questi giorni a Lucca. «Ho vissuto la vita del Centro – ha dichiarato lo stesso Patriarca, che all’interno del CNV è il membro del Comitato d’Indirizzo indicato dalla Caritas Italiana, tra i fondatori, quest’ultima, dell’organizzazione istituita ventotto anni fa da Maria Eletta Martini – interloquendo con personalità come Maria Eletta Martini, Luciano Tavazza, Giuseppe Pasini e Giovanni Nervo. Ho vissuto le stagioni importanti delle giornate di Lucca, dei celebri convegni nazionali e da portavoce del Forum del Terzo Settore ho avuto modo di assistere al rilancio del CNV da parte di Maria Eletta. Sono grato a queste persone che hanno permesso questa storia».

«Ho visto in questi anni – ha aggiunto il neopresidente del CNV – la fatica del nostro mondo che è un soggetto importante del Paese. Ho visto perdere la capacità di fare pensiero, che invece era fortemente presente negli Anni Ottanta e Novanta. Il volontariato era infatti il luogo dove si poteva ricostruire la  cittadinanza e l’impegno civile, il luogo della ricomposizione e dell’unione fra anime diverse. Il Terzo Settore oggi è troppo frammentato, in un’epoca in cui tutti convergono sul fatto che la coesione sociale si base sulla comunità. E il nostro mondo è una risorsa per il Paese, per andare avanti».

Parlando infine con i membri del Comitato d’Indirizzo del CNV, Patriarca ha messo sul piatto alcune delle sfide che sin da subito l’Associazione dovrà affrontare. «Stanno cambiando – ha affermato – le politiche sociali, ci saranno nuovi tagli e il volontariato dovrà ricollocarsi. Non ci sono più luoghi in cui si discute per capire cosa fare e riscoprire convergenze. È sulle convergenze che lavoreremo insieme, e vorrei che il nome di Lucca tornasse ad essere legato al volontariato e al CNV». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficio stampa@centrovolontariato.net.

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