E se non c’è la salute?
Di fronte al proverbio che recita «Finché c’è la salute…», sarebbe forse meglio dire «finché c’è la qualità della vita»… E in ogni caso, «nel mondo della standardizzazione – scrive Roberto Rosso -, dove noi disabili reclamiamo la possibilità di esistere, combattendo i vari luoghi comuni, è giusto sperare in un futuro privo di barriere e di confini, senza che però ciò avvenga a scapito di ciò che ci rende inesorabilmente ciò che siamo»