Si concluderà giovedì 30 agosto a Bologna (Centro Sociale Villa Bernaroli di Borgo Panigale, Via Morazzo, 3, ore 10), il ciclo di incontri gratuiti denominato Ti faccio vedere io: strategie per saltare gli ostacoli dell’età, organizzato dall’Associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna e avviato in luglio, in occasione della Manifestazione Estateincittà, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Ancora e in rete con la responsabile della Biblioteca Borgo Panigale Giulia Gadaleta e la responsabile dei Servizi sociali del Quartiere Elve Ghini.
Incentrata sulle tecnologie di ultima generazione – ma di semplice utilizzo – e anche su utensili di uso comune, però più grandi o colorati, l’iniziativa ha dimostrato come a volte possa bastare assai poco per migliorare la vita e l’autonomia di chi ha una limitazione alla vista per l’avanzare dell’età. E i destinatari, infatti, degli incontri sono stati proprio gli anziani e le persone “a rischio autonomia”.
«In ogni incontro – sottolinea Antonella Gambini dell’Associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna – abbiamo spiegato come affrontare i fisiologici cambiamenti dovuti all’età, utilizzando strategie e ausili per mantenersi autonomi e attivi. Questo dando semplici ma importanti informazioni, che possono essere utili anche a chi si occupa dell’accudimento degli anziani: ad esempio come aumentare la consapevolezza della capacità visiva residua oppure quali siano le conseguenze sullo svolgimento delle attività quotidiane causate da una limitazione alle funzioni visive».
Durante il percorso, quindi, non si è parlato solo di farmaci e di terapie sanitarie, ma sono stati dati ai partecipanti suggerimenti pratici per adattare gli spazi domestici, fare la spesa, muoversi o cucinare in autonomia. Si è anche mostrato l’utilizzo dei più comuni ausili per l’ipovisione, dalle lenti di varie dimensioni (comode al supermercato) a termometri e bilance parlanti, dai video-ingranditori per leggere libri e giornali, alle applicazioni per smartphone, fino ai software di sintesi vocali.
«Spesso poche semplici informazioni – aggiunge Gambini – possono far capire come sia possibile sfruttare al meglio il residuo visivo rimanente e contribuire alla formazione, in chi si prende cura degli anziani, di competenze qualificate sui meccanismi della visione e su come intervenire in caso di malfunzionamenti». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: Associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna, tel. 051 246705, rp.bologna@associazionerpbo.191.it.
Articoli Correlati
- La retinite pigmentosa Una scheda sulla retinite pigmentosa, malattia ereditaria contraddistinta da un progressivo deterioramento della retina che perde la capacità di trasmettere le immagini al cervello. Si tratta della prima causa di…
- Aspetti psicologici della retinite pigmentosa La retinite pigmentosa - patologia genetica degenerativa della vista, dalle caratteristiche altamente invalidanti - è sempre e comunque un trauma per tutto il nucleo familiare e la presenza di uno…
- Studi, ricerche e terapie innovative per sconfiggere la retinite pigmentosa Annoverata tra le “malattie rare eredo-degenerative”, la retinite pigmentosa è in realtà tra le principali cause di ipovisione e cecità, colpendo solo in Italia più di 17.000 persone. Ad essa…