Mangiare troppo può nuocere alla linea

di Giorgio Genta
All’opposto della categoria di “certi politici”, che non sembrano proprio seguire corretti “principi dietetici”, vi sono le persone con disabilità. «Umana giustizia - scrive Giorgio Genta - vorrebbe un certo equilibrio nella bilancia: togliere qualcosa (abbastanza) a chi ha troppo e del troppo fa un pessimo uso e darlo a chi non ha quasi nulla e spesso di questo “quasi” fa un uso virtuoso»...
Fermando Botero, "Uomo e donna"
Fernando Botero, “Uomo e donna”

Dopo cinquant’anni di trionfi a livello mondiale della dieta mediterranea – seconda, come successi, solo a quelli della moda – scopriamo con grande sorpresa che nel nostro Paese l’Italian Style in ambito di dieta non è affatto seguito come merita. Almeno non da certi esponenti della classe politica e marcatamente da coloro che di essa spesso reggono i cordoni della borsa*.
La notevole stazza o almeno la florida rotondità di alcuni di questi signori potrebbe tuttavia nascondere un effetto positivo, anche se pagato – da noi – a carissimo prezzo: rammentare cioè che il troppo, oltre che nuocere alla linea, può far male. La vita troppo facile, troppi soldi per le mani, troppa libertà nel gestire le finanze e il destino altrui, troppi privilegi, insomma.

All’opposto della categoria dei “politici” – o almeno di “questi politici” – sono situate le persone con disabilità. Per loro, infatti, la vita non è affatto facile, non rischiano di avere soldi per le mani, se non quelli appena sufficienti alla sopravvivenza fisica – ma anch’essa oggi è in seria discussione – e sono soggetti a mille vessatori controlli. Essi non hanno alcuna libertà, non solo verso la vita e le finanze altrui, ma spesso neppure verso le proprie. Non hanno insomma alcun privilegio.
Umana giustizia vorrebbe un certo equilibrio nella bilancia: togliere qualcosa (abbastanza) a chi ha troppo e del troppo fa un pessimo uso e darlo a chi non ha quasi nulla e spesso di questo “quasi” fa un uso virtuoso. Credo l’abbia detto, tempo fa, Qualcuno di me assai più autorevole…

*Ci si può fidare di chi viene chiamato “Er Batman” (cioè “un uomo mascherato”) o di chi, dopo aver fatto un uso credo “leggermente improprio” di una quantità impressionante di denaro, viene graziosamente messo ai domiciliari presso la “Madonna dei bisognosi”? [il riferimento è rispettivamente a Francesco Fiorito, già tesoriere e capogruppo del Popolo della Libertà nella Regione Lazio, inquisito per peculato, e al senatore Luigi Lusi, già tesoriere della Margherita, accusato di associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita di oltre 25 milioni dalle casse del partito oggi disciolto, attualmente agli arresti domiciliari nel Convento di Santa Maria dei Bisognosi a Pereto, in provincia dell’Aquila. Entrambi, va detto per dovere di cronaca, sono in attesa di giudizio, N.d.R.].

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