«Malgrado venga sempre e comunque dichiarata una grande sensibilità nei confronti dei “nostri problemi”, non è più sopportabile la mancanza di concretezza nel praticare Agenda 22*, secondo quanto previsto in innumerevoli delibere. Salvo poi ricevere rassicurazioni, scuse, promesse…». Lo dichiara con particolare amarezza Andrea Tonucci, vicepresidente della FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), dopo che nello scorso fine settimana si è verificato a Terni un episodio ritenuto come la vera e propria «goccia che ha fatto traboccare il vaso», stigmatizzato in un comunicato congiunto della stessa FISH e della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) Regionali.
In sostanza, è accaduto che all’interno dell’importante iniziativa denominata Terni On (la “Notte Bianca” della città), svoltasi il 22 e il 23 settembre, gli eventi previsti presso il Ponte Carrara, sul Fiume Nera, siano stati solo parzialmente accessibili ai Cittadini con disabilità, «dal momento che – come si legge nel comunicato delle Federazioni – non è stata mai realizzata la piattaforma elevatrice (progettata nel 2009 e già finanziata) che consente di scendere lungo le rive del fiume e alla parte bassa dell’opera comunale che ha riqualificato l’area circostante il Ponte Carrara. E nemmeno è stata prevista una soluzione provvisoria, per garantire, solo per la durata delle manifestazioni previste, l’accesso a tale area».
Dopo avere dunque inviato anche una lettera aperta alle Istituzioni e alla città tutta, FISH e FAND dichiarano come «non sia più sopportabile l’incapacità degli “strateghi” comunali nel garantire che luoghi, spazi ed eventi pubblici non discriminino i Cittadini con disabilità. Siamo dunque costretti, ancora una volta, a sottolineare che il diritto alla partecipazione alle iniziative culturali, sportive e artistiche è un diritto fondamentale di tutti i Cittadini e – come ribadito dall’articolo 30 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata con la Legge 18/09 dallo Stato italiano) – anche dai Cittadini con disabilità».
«Allo stesso tempo – prosegue il comunicato – riteniamo grave che l’Amministrazione comunale continui a perpetrare discriminazioni contro i cittadini con disabilità, autorizzando l’organizzazione di eventi da cui saranno esclusi alcuni Cittadini. Fino ad oggi siamo stati anche troppo disponibili a un confronto che, evidentemente, non ha portato a nessun risultato tangibile (se non in campo di atti e delibere)».
«Se gli “strateghi” comunali – concludono FISH e FAND -, quando si tratta di garantire la piena inclusione delle persone con disabilità, non sono in grado di seguire la rotta stabilita, non abbiamo più ragione di agire ragionevolmente nei confronti di questa Amministrazione, soprattutto se ciò significa avere fiducia e dare credito agli impegni che, a partire dal Sindaco e dal Direttore Generale, sono stati formalmente assunti. Non accettiamo più di essere presi in giro!». (S.B.)
*Il Progetto Agenda 22 definisce un quadro di collaborazioni tra le associazioni che rappresentano le persone con disabilità, i loro familiari e le istituzioni competenti. Tali collaborazioni, che tecnicamente si configurano come un protocollo d’intesa o un accordo di programma tra le istituzioni e le associazioni, possono riguardare tutti i livelli istituzionali competenti, per le politiche di applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che è il riferimento culturale dell’iniziativa.
Per ulteriori informazioni: info@cpaonline.it (la sede della FISH Umbria è presso il Centro per l’Autonomia Umbro).
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