Con l’approvazione del Disegno di Legge di Stabilità, il Governo ha deciso dunque una serie di nuovi tagli per la sanità e per l’assistenza ai disabili, “puntando” poi, a quanto sembra, sull’assoggettabilità all’IRPEF delle pensioni di invalidità e dimezzando la retribuzione dei tre giorni di permessi per assistere i familiari con disabilità.
Ancora una volta decisioni inique, che mettono a rischio la salute e l’assistenza dei soggetti più deboli, già in stato di disagio estremo, in contrasto con tutte le norme nazionali e internazionali a favore delle persone con disabilità. Senza mai dimenticare che già i Fondi per le Politiche Sociali e per la Non Autosufficienza erano stati pressoché azzerati.
Non sembrano invece essere stati tagliati adeguatamente gli sprechi e i privilegi, né essere stati scalfiti i redditi del 10% delle famiglie italiane più ricche, che detengono circa il 50% della ricchezza.
E d’altra parte, già nel 2011 il cosiddetto “contributo di solidarietà” del 3%, proposto sui redditi eccedenti i 90.000 euro, era stato ritenuto “iniquo” e tale soglia era stata aumentata a 300.000 euro.
Mi auguro a questo punto che il Parlamento non approvi queste norme e che i Cittadini con gravi disabilità valutino con attenzione a chi dare il loro voto alle prossime elezioni.