«Dalle prime anticipazioni, il Disegno di Legge di Stabilità licenziato dal Governo, che muove dall’esigenza di pareggiare le finanze pubbliche, rappresenta un ulteriore e insensato attacco a tutto il Terzo Settore, con ricadute gravissime per la vita dei Cittadini più deboli»: così Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – organizzazione cui aderisce anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – commenta con grande preoccupazione le misure contenute nella bozza del Disegno di Legge di Stabilità 2013.
Tre in particolare – secondo il Forum – sono gli aspetti maggiormente preoccupanti, che potrebbero avere pesantissime ricadute sul non profit italiano: l’aumento dell’IVA per le cooperative sociali dal 4% al 10%, la riduzione delle detrazioni fiscali e la tassazione delle indennità risarcitorie.
Aumentare infatti l’IVA di sei punti percentuali sulle cooperative di tipo “A” – quelle che si occupano di infanzia, anziani, assistenza domiciliare, disabilità, tossicodipendenza – significa sostanzialmente impedire la prosecuzione delle loro attività e minare profondamente il welfare della sussidiarietà, quello che coinvolge le organizzazioni del privato sociale anche nella realizzazione dei servizi essenziali che le Istituzioni pubbliche non sono più in grado di erogare. A fronte di un gettito finanziario di entità assai modesta, il provvedimento porterebbe pertanto a un’ulteriore riduzione dei servizi sociali, a costi più elevati, a meno posti di lavoro e a una crescita del sommerso.
Per quanto poi riguarda l’abbassamento del tetto massimo per le detrazioni a 3.000 euro all’anno a partire da subito – e quindi con effetti retroattivi già dal 1° gennaio 2012 – da un lato ciò romperebbe il patto di fiducia tra Stato e Cittadini, dall’altro farebbe calare l’entità della riduzione dell’IRPEF.
E ancora, portando da 129 a 250 euro la franchigia per le erogazioni liberali a favore delle ONLUS, si otterrebbe l’effetto di disincentivare le donazioni, proprio in un momento in cui ce ne sarebbe maggiore bisogno, per finanziare le attività sociali così colpite dai provvedimenti governativi. La stragrande maggioranza delle donazioni in Italia sono infatti di entità modesta, al di sotto della nuova soglia della franchigia.
Viene infine ritenuta gravissima, dal Forum, anche la misura secondo la quale tutte le indennità risarcitorie – assegni di invalidità, indennità di accompagnamento ecc. – diventerebbero imponibili ai fini IRPEF per chi ha redditi che superano i 15.000 euro. Una situazione tra l’altro paradossale, che vedrebbe lo Stato concedere un aiuto, per poi tassarlo.
«Ci troviamo di fronte – sottolinea ancora Olivero – a una serie di iniziative che colpiscono ancora una volta le fasce più deboli di Cittadini e tutte le attività sociali, in spregio al principio di equità più volte proclamato. Di fronte alla numerose Manovre Finanziarie che si sono succedute, ci siamo più volti domandati quale sia l’obiettivo di questo Governo. Abbiamo ascoltato alla recente Conferenza del Volontariato dell’Aquila, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Fornero soffermarsi sull’importanza delle attività di volontariato nella crisi del nostro sistema di welfare: i provvedimenti varati ora sembrano proprio andare nella direzione diametralmente opposta. Dobbiamo quindi prendere atto che si vuole demolire quel poco che rimane del nostro welfare e stroncare le organizzazioni sociali che tanto stanno facendo per il Paese? Chiediamo al Governo di fare retromarcia». (A.M.)
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