Sciopero della fame a oltranza

È quello annunciato dal Comitato 16 Novembre (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti) e che a partire dal 21 ottobre, verrà attuato da almeno quarantadue persone con gravissime forme di disabilità, fino a quando non si otterrà un incontro con il Governo, per ottenere innanzitutto risposte sull’assoluta mancanza di un piano organico per la non autosufficienza
Presidio organizzato dal Comitato 16 Novembre
Immagine di uno dei presìdi promossi dal Comitato 16 Novembre

Un’iniziativa di protesta incentrata su uno sciopero della fame, attuato da quarantadue persone con patologie neurodegenerative progressive (sclerosi laterale amiotrofica, distrofie muscolari, sclerosi multipla), provenienti da varie Regioni italiane, è stata annunciata, a partire dal 21 ottobre, dal Comitato 16 Novembre (Associazione Malati SLA e Malattie Altamente Invalidanti), «fino a quando – come si legge in un comunicato – il Governo non darà ascolto alle nostre vitali esigenze».
«Riteniamo – riporta ancora la nota – che dopo tre nostri presìdi, non sia più sopportabile l’accanimento contro i più deboli, in particolare contro i disabili. Non si può più procrastinare il diritto all’assistenza né giocare a rimpiattino sulla pelle dei disabili gravissimi!».

Nello spiegare poi più dettagliatamente le motivazioni della protesta, Salvatore Usala, segretario del Comitato, dichiara: «Il Governo ha deciso di dedicare parte dei 658 milioni dell’articolo 23, comma 8 della legge sulla spending review [Legge 135/12, N.d.R.], alla non autosufficienza e in particolare ai disabili gravissimi, ma a tutt’oggi vi è la mancanza assoluta di un piano organico per la non autosufficienza. Questo Governo pare voglia giocare a nascondino, sostenuto da una maggioranza che nulla obietta! Da parte nostra, abbiamo presentato un progetto organico, a costo zero, che include il finanziamento citato, muove 1.650 milioni e crea 90.000 posti di lavoro: aspettiamo, quindi, una risposta e una convocazione».

Nel dichiarare infine la propria adesione alla manifestazione del 27 ottobre, denominata No Monti Day, sempre tramite le parole del segretario Usala, il Comitato conclude dichiarando che «manderà al Governo l’elenco di aderenti allo sciopero della fame – tutte persone con patologie neurodegenerative progressive, ben venti di loro allettati, e collegati a macchine salvavita – iniziativa che decorrerà dal 21 ottobre in maniera progressiva, sino a un incontro col Governo stesso. Se non fosse sufficiente, andremo poi in presidio permanente davanti a un Ministero, attuando lo sciopero della fame totale». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: comitato16novembre@gmail.com.

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