La ricerca prodotta dal Progetto Triangol-Azione: Azioni associative sulla disabilità, dono nella scuola e nella società, che a cura del Forum delle Associazioni Familiari (FdAF) è andata a sondare capire proporre il nuovo “Umanesimo della Cultura della Disabilità”, ha interessato e coinvolto sedici Regioni del nostro Paese.
Ciò è emerso, bene, il 29 settembre scorso a Roma [se ne legga la presentazione nel nostro giornale, N.d.R.], alla conclusione dei lavori del seminario nazionale che si è rivelato, alla fine, anche di studio e di produzione.
Il presidente del FdAF Francesco Belletti ha presieduto e coordinato i lavori, sottolineando, tra l’altro, come i tre “lati” o “angoli” del triangolo siano fondamentali, per l’Integrazione e l’Inclusione delle Persone disabili in Società e, prima, nella Scuola. Da questa “angolazione”, i tre vertici – equamente distribuiti in Società – sono: (a) la Famiglia; (b) le Associazioni; (c) la Scuola.
Belletti, inoltre, ha auspicato che le famiglie si mettano sempre più insieme, anche per un’alleanza educativa (un “patto” di civile solidarietà), che dia gran voce alle famiglie stesse, che tante volte non ne hanno e talora nemmeno conoscono i loro diritti…
Dal canto suo, Pietro Alviti, referente del Progetto del FdAF, ha esposto i risultati della ricerca, in modo sobrio e chiaro, attraverso una sintesi davvero mirabile. Ha sottolineato, in particolare, che l’anno di lavoro svolto in Italia ha sortito l’effetto della crescita della Cultura della Disabilità, perché ha permesso lo scambio di Culture e di esperienze tra le Persone delle Associazioni; perché ha fatto crescere in tutti il livello di consapevolezza (dal “fare” percepito al “fare” concretizzato); perché, infine, la “tecnica del focus group” non solo ha consentito il confronto e il dialogo tra soggetti diversamente interessati alle Persone disabili, ma ha fornito anche una prospettiva di pensiero e di azione, promozionale e positiva, nei confronti dello Stato.
Le relazioni dei due esperti invitati all’incontro – Matilde Leonardi, neurologa, coordinatrice della Commissione Tecnico-Scientifica dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità e chi scrive – hanno poi fatto il punto sullo stato dell’arte della Cultura della Disabilità in Italia e oltre, puntualizzando il livello più avanzato della ricerca scientifica in Pedagogia e Didattica; Psicologia e Metodologia; Organizzazione e Legislazione; Relazione dialogante tra le Istituzioni della Società (“Accordi di programma”); l’ICF, quale approccio nuovo e strategia vincente indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità [ICF sta per Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute, N.d.R.]; dalla “Triangolazione” alla “Quadrangolazione”.
La partecipazione dei referenti regionali – che hanno svolto il lavoro nelle Scuole d’Italia, passando anche dal fondamentale “momento” di ricerca del focus group – è stata rappresentata da Guido Trinchieri, presidente dell’UFHA (Unione Famiglie Handicappati), da Riccardo Ghinelli dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e da Angela Gaudio dell’AIFA (Associazione Italiana Famiglie ADHD – Disturbi da Deficit di Attenzione e Iperattività).
Il Forum tout court, costituito da cinquanta Associazioni a livello nazionale e da quattrocento Associazioni a livello locale, riunisce armonicamente tutti in ben venti Forum Regionali.
L’obiettivo centrale del FdAF e la sua finalità etica si sintetizzano nell’idea che la Famiglia, insostituibile, vada sostenuta innanzitutto dalla Società tutta e, dunque, dalle varie Istituzioni che la compongono: il Parlamento, i Ministeri (a mo’ d’esempio, quello dell’Istruzione Università e Ricerca; quello del Lavoro e delle Politiche Sociali; quello della Salute), gli Enti Locali, l’Associazionismo… La Famiglia, in questo contesto di idee, è identificata precisamente «quale elemento fondante e costitutivo di ogni società civile».
Ci piace chiudere questa nota con i pensieri di Giorgio Napolitano, inviati al Forum attraverso la sua Segreteria Generale. Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo «vivo apprezzamento a quanti, con passione e forte coinvolgimento, hanno contribuito alla riuscita del Progetto e a tutti gli intervenuti un fervido augurio di buon lavoro, insieme a un cordiale e partecipe saluto».
Ispettore del Ministero dell’Istruzione, docente a contratto dell’Università della Calabria, direttore del mensile «Scuola e Vita», autore del libro “Persone disabili. In Famiglia, a Scuola, in Società” (Ferrari Editore, 2011).
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