Dopo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), anche la FAND (Federazione delle Associazioni Nazionali tra Persone con Disabilità), l’altra grande organizzazione che riunisce le principali associazioni italiane impegnate in ambito di disabilità – tra le quali l’ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), l’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione andicappati Trasporti), l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi), l’ENS (Ente Nazionale dei Sordi), l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) – ha deciso di aderire alla grande manifestazione di Roma del 31 ottobre, in difesa dello Stato Sociale, promossa dalla Rete Cresce il welfare, cresce l’Italia.
La decisione è stata presa nel corso della riunione straordinaria del Comitato Esecutivo e dell’Assemblea Generale della Federazione, convocati il 17 ottobre scorso, per discutere i provvedimenti riguardanti la disabilità e l’assistenza contenuti nel Disegno di Legge di Stabilità recentemente presentato dal Governo. Come si legge infatti in una nota, «dopo i continui tagli dei trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali e l’ulteriore restrizione della spesa sanitaria, che hanno già causato la diminuzione dei servizi alle persone con disabilità e ai non autosufficienti, il Governo, con alcuni dei provvedimenti contenuti, ha di fatto rimesso in discussione le politiche sociali e i diritti di cittadinanza del nostro Paese».
Consapevole, dunque, del «forte disagio economico e sociale vissuto quotidianamente da migliaia di disabili e dalle loro famiglie, la FAND intende condividere gli obiettivi di maggiore equità e coesione sociale dichiarati dagli organizzatori della manifestazione prevista per il 31 ottobre, cui parteciperà con una folta rappresentanza, nel segno dell’unità di intenti dell’associazionismo dei disabili di fronte all’emergenza sociale del Paese».
«Pur apprezzando infatti il ripensamento del Governo in materia di permessi della Legge 104 e in di tassabilità delle pensioni di invalidità – conclude la nota – la nostra Federazione intende tuttavia difendere e promuovere le molteplici necessità del mondo della disabilità in materia di non autosufficienza, lavoro, integrazione scolastica, sanità, e riabilitazione protesica, perché il salvataggio e la ripresa economica del Paese non possono essere pagati dalla cancellazione del Welfare». (S.B.)