Si terrà sabato 27 ottobre a Brescia (Salone Ponti della locale Sezione dell’UICI-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ore 9), il seminario intitolato Intervento precoce: una risposta concreta all’incontro con la disabilità visiva in età evolutiva, occasione propizia per presentare l’edizione 2012-2013 del Progetto Intervento precoce.
Nato nel 2006 per volontà dell’IRIFOR della Lombardia (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), dell’UICI di Brescia e della locale Associazione Nati per Vivere, quest’ultima iniziativa vede coinvolte ogni anno dalle quaranta alle quarantacinque famiglie della Lombardia, con bambini da 0 a 6 anni affetti da minorazione visiva e/o deficit aggiuntivi.
Avvalendosi di figure altamente qualificate – quali esperti in mobilità e orientamento, operatori della riabilitazione, logopedisti e altri – Intervento precoce guida i bimbi e le loro famiglie attraverso un percorso riabilitativo studiato tenendo conto della specificità di ogni singolo caso, così da poter offrire un apporto terapeutico di tipo personalizzato.
Periodo di fondamentale importanza per ogni persona, l’infanzia risulta cruciale nel caso in cui il bimbo sia affetto da un deficit come quello visivo. È proprio in questa fase, infatti, che occorre intervenire, affinché la disabilità non produca effetti che la persona porterà con sé durante tutta la sua crescita e che finiranno inevitabilmente per influirne in maniera negativa una sua futura integrazione sociale.
In tal senso il progetto lombardo si pone da subito l’obiettivo di avviare e monitorare lo sviluppo relazionale, ludico, cognitivo, motorio ed eventualmente visivo dei piccoli, affiancando al tempo stesso le famiglie nel periodo di crescita prescolare del proprio bambino.
Non si tratta pertanto di un approccio esclusivamente medico verso la disabilità del bambino, ma di un percorso che lo stimola a “conoscersi”, così da poterne sfruttare pienamente le capacità residue e considerare la disabilità sì come un limite oggettivo, ma prima di tutto come una parte di sé.
Da non dimenticare, infine, il supporto offerto alle famiglie le quali, vivendo in prima persona il percorso riabilitativo del proprio figlio, hanno l’opportunità di prendere piena coscienza non solo dei suoi problemi, ma anche delle sue risorse. Tale aspetto assume notevole importanza sia per gli stessi genitori – che sicuramente acquisiranno maggior sicurezza e affronteranno la crescita del bimbo con maggiore serenità – sia per quest’ultimo il quale potrà contare su una famiglia che si approccerà a lui non in maniera compassionevole, bensì in modo costruttivo, stimolandolo e ricoprendo in maniera il proprio ruolo naturale: quello di guida insostituibile per il figlio.
Presentato da Nicola Stilla, presidente dell’IRIFOR e da Flora di Flora, presidente dell’Associazione Nati per Vivere, il seminario del 27 ottobre – dopo il saluto delle autorità – prevede la partecipazione di Simona Roca, esperta in stimolazione basale e stimolazioni visive – pre-OM&AP (Orientamento Mobilità & Autonomia Personale), coordinatrice del Progetto Intervento Precoce, di Clotilde Putti, esperta del baby massage e della stimolazione e gioco basale, di Sabine Renner, fisioterapista, di Chiara Nicora, musicoterapista, di Enrica Tariciotti, logopedista esperta in disfagia, di Maria Luisa Calderara, psicomotricista esperta in stimolazioni visive e di Sebastiano Presti, istruttore di Orientamento, Mobilità e Autonomia Personale.
Addetto alla Comunicazione del Consiglio Regionale Lombardo dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).
Per ulteriori informazioni: addettostampa@uicilombardia.org.
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