«Con viva soddisfazione apprendiamo che la Commissione Bilancio della Camera, che in questi giorni sta esaminando il testo del Disegno di Legge di Stabilità, ha stralciato l’articolo contestato dalla FISH».
Finalmente – e di questi tempi è davvero “merce rara” – arriva anche una buona notizia, dopo che ieri stesso, sulla nostra testata, Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), aveva ampiamente spiegato tutta l’illogicità e anche l’inutilità di quella norma del Disegno di Legge di Stabilità (articolo 3, comma 33), che intendeva «affidare all’INPS le funzioni di valutazione della diagnosi funzionale propedeutica all’assegnazione del docente di sostegno all’alunno disabile». A nome della Federazione, Nocera ne aveva quindi auspicato uno stralcio immediato, proponendo, in caso contrario, un emendamento di ben altro tono.
«Nella sostanza – si legge in un comunicato della FISH – con la convinzione indimostrabile che l’INPS sia più rigoroso nell’individuazione dei bisogni (e quindi dei diritti) delle persone con disabilità, si intendevano spostare le responsabilità di valutazione dalle ASL all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che però non dispone di professionalità specifiche proprie nell’ambito della psicopedagogia e della neuropsichiatria. Ne sarebbe uscito un quadro assai complicato, sia in termini di organizzazione che di prospettive per la reale esigibilità del diritto all’inclusione. La finalità della norma proposta era basata su un’ipotesi di contenimento della spesa, peraltro assai improbabile al netto degli inevitabili contenziosi».
Oggi, dunque, la FISH incassa questo primo buon risultato, dopo essere intervenuta presso tutte le sedi opportune, per scongiurare l’approvazione del provvedimento. «Questa è sicuramente una buona notizia per l’inclusione scolastica – commenta Pietro Barbieri, presidente della Federazione – anche se l’impegno in questo ambito non si esaurisce certo solo contrastando le misure peggiorative: è una battaglia quotidiana per le garanzie al diritto costituzionale allo studio, fatta anche di proposte troppo spesso inascoltate». (S.B.)