È stato un editore noto come Armando di Roma ad acquisire i diritti da Kappa, la piccola casa editrice che nel 1996 aveva pubblicato Lettera a una logopedista. Dalla parte del bambino sordo di Renato Pigliacampo. E così di quel libro è stata ora riproposta la nuova edizione (Lettera ad una logopedista, Roma, Armando, 2012, “Collana Medico-Psico-Pedagogica”), che potrà consentire a tutti di conoscere l’interessante storia di un bambino sordo inserito nella scuola pubblica, fra i coetanei udenti.
«Lettera ad una logopedista – è stato scritto – è un libriccino coinvolgente, ove Renato Pigliacampo, sull’illustre esempio del neuropsicologo statunitense Oliver Sacks, narratore scientifico delle proprie esperienze o di racconti di pazienti che segue come medico, riesce anche ad andare oltre, rendendo emozionante il racconto con un’inconsueta vena poetica. Chi legge la Lettera, infatti, scopre una storia che potrebbe benissimo far parte di una collana di testi di letteratura moderna, dove l’Autore si conferma doviziosa “voce di protagonista”, in una società dove, ormai, si recitano fittizie trame, prive di significazioni».
Parole del tutto condivisibili, pensando alle multiformi attività e talenti di chi ha scritto Lettera ad una logopedista, personaggio che spesso ha trovato spazio nel nostro sito. Docente infatti di Psicologia del Minorato Sensoriale e di Lingua e Linguaggi per il Sostegno all’Università di Macerata e già insegnante in una scuola specializzata per sordi di Roma e psicologo dirigente in un’ASL delle Marche, Pigliacampo – persona sorda egli stesso, come si sarà ben capito dalle nostre note precedenti – ha pubblicato vari studi e ricerche di Psicologia dell’Età Evolutiva, Pedagogia Speciale e Psicologia Sociale dei Disabili, con particolare attenzione ai temi riguardanti la sordità e l’ipoacusia, sui quali è riconosciuto tra i principali studiosi del nostro paese.
Ma non solo, Pigliacampo è infatti anche un apprezzato narratore e poeta, oltreché fondatore del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Porto Recanati”, che non manca mai di inserire tra i propri temi privilegiati quello della disabilità. (S.B.)