Insieme al Forum Nazionale del Terzo Settore – cui aderisce – anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha partecipato il 24 ottobre all’audizione presso la Commissione Bilancio della Camera, che sta esaminando in questi giorni il testo del Disegno di Legge di Stabilità.
Per l’occasione, sono state numerose le istanze avanzate, la più significativa delle quali è stata quella legata al reintegro del Fondo per le Politiche Sociali che – com’è ormai tristemente ben noto – se nel 2008 ammontava a circa 2.526 milioni di euro, per il 2013 potrà contare su una copertura di appena 200 milioni, senza dimenticare il totale azzeramento (dal 2010) del Fondo per la Non Autosufficienza.
L’audizione è servita inoltre, alla delegazione della FISH, a ribadire con forza la grande preoccupazione del Paese per la sorte delle politiche sociali e in particolare per gli effetti negativi sulle persone con disabilità, gli anziani e le famiglie.
Ebbene, anche a nome degli altri due relatori, quello di maggioranza, Renato Brunetta, ha rassicurato che i Fondi verranno reintegrati e che le altre questioni sollevate – ad esempio quella dell’imposizione IRPEF sulle pensioni di guerra – verranno «risolte al meglio». Si è reso inoltre disponibile a una verifica entro una decina di giorni.
«La FISH – si legge oggi in un comunicato prodotto dalla stessa Federazione – monitorerà ovviamente la concretezza dell’impegno pubblicamente assunto. Nel frattempo, però, siamo fortemente impegnati anche nel contestare le nuove Tabelle di Invalidità Civile, che dovrebbero regolamentare l’accertamento e la valutazione delle invalidità civili e il cui esame alla Camera è in programma per il 29 ottobre».
In sostanza, rispetto a quest’ultimo punto, la FISH contesta «l’arretratezza dello strumento (ancora basato su una logica strettamente sanitaria), la burocratizzazione esasperata delle procedure e i costi che si produrrebbero a causa dell’ingente mole di certificazioni specialistiche che ciascun Cittadino dovrà presentare». Uno strumento, quindi, che dovrebbe essere mirato a riconoscere diritti e ad agevolare l’accesso ai servizi, «sembra piuttosto – secondo la Federazione – un meccanismo per incentivare l’attività professionale di medici legali e altri specialisti».
«Su questo tema – si conclude il comunicato – stiamo predisponendo una specifica memoria, purtroppo l’ennesima, da sottoporre al Parlamento». (S.B.)
Il filmato dell’audizione alla Commissione Bilancio della Camera, cui ha partecipato anche la FISH, è consultabile nel sito della stessa Camera.
Per ulteriori informazioni: ufficiostampa@fishonlus.it.