Una Family Room sta per sorgere ad Alessandria, presso l’Ospedale Infantile Santi Antonio, Biagio e Cesare Arrigo, grazie a un finanziamento della Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, associazione nata nel 1999 con l’obiettivo di aiutare i bambini che necessitano di cure ospedaliere e le loro famiglie nei momenti di bisogno.
Della nuova struttura, che sarà operativa dalla metà di novembre, usufruiranno anche le famiglie dell’Associazione Parent Project, che da alcuni anni hanno individuato nell’Ospedale alessandrino un importante riferimento per alcune gravi problematiche derivanti dalle distrofie muscolari di Duchenne e di Becker. In tal senso, nel 2010 è stato siglato anche uno specifico protocollo, grazie al quale sono stati destinati due letti di terapia sub-intensiva dedicati alla gestione non invasiva dell’insufficienza respiratoria acuta e al monitoraggio post-operatorio dei pazienti affetti da distrofia di Duchenne, presso la Struttura di Anestesia e Rianimazione diretta da Fabrizio Racca. Inoltre, per favorire questa collaborazione, è stata aperta, sempre all’interno dell’Azienda Ospedaliera, una sede del Centro Ascolto Duchenne (CAD) di Parent Project, che fornisce consulenza psicologica, educativa e assistenza formativa alle famiglie, ma anche a medici, specialisti e operatori.
«Questa Family Room – spiegano i responsabili di Parent Project – è stata creata a tempo di record, grazie all’impegno della Fondazione McDonald e al contributo della Compagnia di San Paolo. Nasce per venire incontro alle esigenze delle famiglie di neonati e bambini bisognosi di periodi di ricovero, in particolare alle Terapie Intensive, Pediatrica e Neonatale, ma sarà a supporto di tutto il settore infantile. Infatti, quando i bambini sono gravemente malati, o necessitano di cure intensive, i genitori hanno difficoltà ad allontanarsi dall’ospedale, ma hanno comunque bisogno di prendersi una pausa dallo stress e dall’impegno che la degenza del figlio comporta. L’attenzione al comfort di questi alloggi garantisce ai familiari coinvolti il calore di una “casa lontano da casa”, alleviando così i disagi che una degenza spesso comporta». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: ufficio stampa@parentproject.it.