Sclerosi multipla: gli accertamenti e l’idoneità al lavoro

«Noi crediamo fermamente - dichiara Agostino D’Ercole, presidente dell’AISM - che le persone con sclerosi multipla e tutte le persone con disabilità abbiano diritto a una buona qualità di vita e alla piena integrazione sociale»: un concetto che sta alla base del workshop organizzato per il 9 novembre a Roma, dove si tratteranno vari temi sociali legati alla vita delle persone affette da sclerosi multipla
Agostino D'Ercole
Il presidente dell’AISM Agostino D’Ercole

Accertamento della disabilità e idoneità al lavoro nella sclerosi multipla, contratti collettivi e conciliazione dei tempi vita, cura e lavoro per le persone con disabilità: saranno questi i temi delle tre sessioni che comporranno il workshop denominato Sclerosi multipla e diritti: la persona al centro. Progetti e alleanze per la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla, promosso dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e in programma per venerdì 9 novembre a Roma (Centro Congressi Frentani, Via dei Frentani, 4, ore 10).

Le tematiche dell’incontro sono il frutto delle varie segnalazioni che le persone con sclerosi multipla e i loro familiari quotidianamente pongono al Numero Verde AISM e su cui l’Associazione da anni lavora, raccogliendo le più frequenti e rilevanti, al fine di avviare percorsi e possibili soluzioni ad uso di tutti.
Vi sarà spazio, dunque, per l’accertamento della disabilità, le clausole contrattuali e gli istituti di interesse che hanno un ruolo fondamentale nel garantire la conciliazione dei tempi di lavoro e vita, con particolare riferimento alla necessità delle cure, al part-time e alla conservazione del posto di lavoro, in una prospettiva di alleanza strategica con le principali sigle sindacali, per tutelare al meglio i diritti collettivi e individuali delle persone con sclerosi multipla e con disabilità in genere.

Oltre alle testimonianze dirette di persone con sclerosi multipla e ai contributi di esperti dell’Osservatorio AISM sui Diritti e i Servizi, è prevista anche la partecipazione di esponenti dell’INPS, dei Sindacati CGIL, CISL, UGL e UIL, di rappresentanti delle ASL, del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’INAIL, dell’ISCOM (Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione), di Società Scientifiche come la SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale), nonché di alcune importanti realtà del Terzo Settore e del mondo della disabilità, quali Cittadinanzattiva, il Consorzio Nazionale Sociale Idee in Rete e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
Saranno infine rappresentate anche varie categorie di operatori (neurologi, medici legali, medici del lavoro, assistenti sociali, fisiatri e avvocati), coinvolti nella realizzazione dei progetti oggetto del workshop e nella loro implementazione futura.
«Le persone con sclerosi multipla e tutte le persone con disabilità – dichiara Agostino D’Ercole, presidente dell’AISM – devono restare al centro dei sistemi di protezione sociale, perché ognuno ha il diritto alla piena partecipazione alla vita nella società civile, al lavoro, a ricevere servizi e prestazioni. Questo non è un orizzonte in cerca di futuro. Per noi, infatti, mettere al centro questa dimensione è un impegno fondamentale, il che implica lavorare ogni giorno per garantire alle persone – tutte le persone – e alle loro famiglie, certezze nei loro diritti umani, rendendoli concreti».
«In sostanza – conclude D’Ercole – l’AISM crede fermamente che le persone con sclerosi multipla abbiano diritto a una buona qualità di vita e alla piena integrazione sociale: per questo è al loro fianco e da oltre quarant’anni ne è un utile e fondamentale punto di riferimento».

In Italia sono 65.000 le persone colpite da sclerosi multipla, con una diagnosi circa ogni quattro ore. Si tratta di una malattia cronica, spesso invalidante e imprevedibile, tra le più gravi del sistema nervoso centrale, che colpisce maggiormente le donne (in un rapporto di tre a uno rispetto agli uomini) e che per la maggior parte dei casi viene diagnosticata in età giovanile tra i 20 e i 40 anni, nel periodo della vita, cioè, più ricco di progetti, proprio quando si prospetta l’ingresso nel mondo del lavoro.
La complessità della sclerosi multipla rende poi particolarmente problematico e delicato il momento in cui una persona viene sottoposta alla visita medico-legale per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap (come da Legge 104/92). Proprio per questo l’AISM sta lavorando – insieme all’INPS – per migliorare il processo di valutazione dell’invalidità legata alla sclerosi multipla, a partire da un’adeguata conoscenza della patologia da parte dei medici INPS presenti nelle Commissioni e della messa a punto di Linee-Guida e di comunicazioni tecnico scientifiche condivise. (Barbara Erba)

Il workshop del 9 novembre verrà trasmesso anche in diretta streaming (“a rete unificata”) dal Centro Congressi Frentani di Roma, nel sito dell’AISM e anche in quello di AltraTV, l’osservatorio italiano sulle web TV e sui media locali posizionati in rete (per accedere alla diretta, si può richiedere il codice via mail a: info@altratv.tv). Per ulteriori informazioni: barbara erba@gmail.com.

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