Eccolo! Lo stavamo aspettando, il Deputato di cui, per rispetto della Camera, omettiamo il nome e il gruppo parlamentare, che prorompe con censoria baldanza. Sistemandosi deciso il fazzolettino verde nel taschino, ribadisce che ci vogliono più controlli e più severità sulle prestazioni di invalidità. Quella da 260 euro al mese, per intenderci…
Per il bene della Patria e il decoro della Nazione, ci auguriamo che non affronti gli altri temi che riguardano il Paese con la stessa ignoranza con cui liquida quelli che interessano la disabilità.
Gli allunghiamo quindi un promemoria: i verbali di invalidità sono definiti da una Commissione dell’ASL in cui dovrebbe essere presente anche un medico dell’INPS, che dovrebbe garantire omogeneità e rigore di giudizio. Dovrebbe… perché l’INPS li ha nominati solo nel 37% dei casi (lo dice la Corte dei Conti: in pratica, come Cittadini, abbiamo dato i soldi all’Istituto per quei medici, ma l’INPS li ha spesi per fare altro…). Poi quel verbale, comunque, viene controllato e validato – dal 2007 – da una Commissione di verifica dell’INPS. Unico caso, probabilmente, in cui la Pubblica Amministrazione controlla se stessa!
Doppio controllo per ciascun verbale. Se anche i bilanci dei partiti subissero lo stesso trattamento, non si verificherebbero (forse) alcune incresciose vicende note alla cronaca…
Ma non basta. Vogliamo anche raccontare a quel Deputato tre storie tutt’altro che infrequenti. Non “casi-limite”, quindi, ma “normalità” assai diffusa.
La prima storia è quello di un signore di 80 anni con malattia di Alzheimer. Ha presente l’Alzheimer, Deputato? Ha presente come riduce le persone?
80 anni (insorgenza della malattia): visita di accertamento di invalidità civile e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap rivedibile a due anni (potrebbe migliorare…).
82 anni: visita di revisione di invalidità e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap non rivedibile.
83 anni: visita di accertamento della non autosufficienza per la concessione dell’assegno di cura. Medici coinvolti 5 (specifica équipe di valutazione). Viene dichiarato non autosufficiente e si elabora una scheda descrittiva.
85 anni: visita di accertamento della non autosufficienza per il ricovero in istituto. Medici coinvolti: 5 (specifica équipe di valutazione). Viene dichiarato non autosufficiente si elabora una scheda descrittiva. La persona è pronta per essere “imbarcata” verso l’istituto.
In sintesi: in cinque anni è stato visitato altrettante volte, con 32 medici coinvolti. E gli va pure di lusso se non lo convocano a visita per verificare che non sia un “falso invalido”.
La seconda storia riguarda un ragazzo di 30 anni che ha subito una severa lesione spinale. Ha presente, Deputato, una persona tetraplegica?
30 anni: visita di accertamento di invalidità civile e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap rivedibile a tre anni.
30 anni: visita di accertamento dell’idoneità alla guida. Medici coinvolti 3 più un ingegnere della Motorizzazione Civile. Viene riconosciuta l’idoneità alla guida, con obbligo di adattamenti. La patente ha validità di 5 anni.
32 anni: visita per l’iscrizione alle liste speciali di collocamento (Legge 68/99). Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Vengono indicate le capacità lavorative residue.
33 anni: visita di revisione di invalidità e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap non rivedibile.
35 anni: visita di revisione dell’idoneità alla guida. Medici coinvolti 3 più un ingegnere della Motorizzazione Civile. Viene riconosciuta l’idoneità alla guida con obbligo di adattamenti. La patente ha validità di 5 anni.
In sintesi: in cinque anni la persona è stata visitata altrettante volte, salvo verifiche a campione, con 39 medici coinvolti. E gli va bene se non viene convocato pure a visita per i controlli sui “falsi invalidi”.
Terza e ultima storia, quella di un bimbo nato con una severa patologia congenita, una sindrome di Angelman, tanto per fare un esempio.
3 anni: primo accertamento di invalidità e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap rivedibile.
5 anni: visita di revisione di invalidità e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap rivedibile.
6 anni: visita per handicap ai fini scolastici; Diagnosi Funzionale; Profilo Dinamico Funzionale. Medici e altri operatori sanitari coinvolti 8, ma anche più (inclusa l’équipe specialistica).
10 anni: visita di revisione di invalidità e di handicap. Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap non rivedibile.
11 anni: revisione del Profilo Dinamico Funzionale ai fini scolastici: Medici e altri operatori sanitari coinvolti 5, ma anche più.
18 anni: revisione dell’invalidità civile. Medici coinvolti 5 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Viene dichiarato invalido e persona con handicap non rivedibile.
19 anni: visita ai fini dell’iscrizione alle liste speciali di collocamento (Legge 68/99). Medici coinvolti 6 presso l’ASL, 5 presso l’INPS per la verifica. Vengono indicate le capacità lavorative residue.
In sintesi: prima dei 20 anni di vita, la persona è stata visitata sette volte, con il coinvolgimento di 67 medici. E gli va pure bene se non viene anche convocato a visita per controlli straordinari.
Caro Onorevole, è ancora convinto che servano più controlli? Questo quadro è già più che sufficiente per far perdere ai Cittadini ogni fiducia nei confronti dello Stato, ogni speranza che le loro condizioni di vita possano migliorare, ogni auspicio di un futuro migliore. Questo quadro è già più che sufficiente a far perdere ulteriore credibilità a chi decide con il nostro voto.
E questo è un quadro di spreco, di inutilità, di inefficacia, di malgestione, di cattiva regolamentazione e che tuttavia “ingrassa” qualcuno: non certo le persone con disabilità, ma l’esercito di medici, consulenti, avvocati, impiegati, dirigenti che ci girano attorno.
Un quadro tetro, ma siamo certi che con l’impegno di tutti, si può fare anche di peggio: ad esempio avviando altri 450.000 pseudocontrolli sui “falsi invalidi”, buttando soldi, risorse, energie.
Tra le numerose reazioni del tutto contrarie a quell’emendamento al Disegno di Legge di Stabilità, approvato nei giorni scorsi dalla Commissione Bilancio della Camera, che prevede in tre anni ulteriori 450.000 controlli sui titolari di assegni e pensioni di invalidità civile e handicap, cui si riferisce Carlo Giacobini nella sua ultima frase, e del quale anche il nostro giornale si è già ampiamente occupato in questi giorni, segnaliamo oggi quella della deputata Lucia Codurelli, che in una nota ha testualmente parlato di«campagna ideologica e demagogica, umiliante per i Cittadini invalidi e le loro famiglie», voluta «con l’apparente motivazione di concorrere al conseguimento dei risparmi».
Direttore editoriale di Superando.it.
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