«Pensando ad eventi come il Festival Internazionale del Film di Roma – scrivono i responsabili di Blindsight Project, Associazione ormai da anni impegnata in questa materia – ci sono sì gli ostacoli architettonici, ma le barriere più grandi da abbattere restano quelle che le Istituzioni pongono ogni volta che si vuole realizzare accessibilità, ostacoli superati nel caso di un party o di altri avvenimenti mondani, appuntamenti, questi ultimi, che potrebbero essere sostituiti più democraticamente con un numero più alto di proiezioni accessibili, e non solo quattro o addirittura tre come al RomaFictionFest di quest’anno, rispetto alle ben dieci del 2009! Le Istituzioni devono iniziare a inserire la voce di spesa “accessibilità” non più tra gli “extra” ma tra le spese obbligatorie, come già succede in altri Paesi europei da tempo, perché l’accessibilità è un diritto e non un favore da fare alle persone disabili».
Una premessa più che doverosa, da parte di chi anche quest’anno – grazie alla sensibilità degli organizzatori e al proprio impegno, insieme a quello del Network di Cultura Partecipata Consequenze – ha ottenuto che alcune proiezioni della manifestazione cinematografica in corso nella Capitale siano accessibili anche alle persone con disabilità sensoriali, grazie ai sottotitoli e alle audiodescrizioni.
Si tratterà esattamente di L’isola dell’angelo caduto di Carlo Lucarelli, con Giampaolo Morelli, Gaetano Bruno e Rolando Ravello (mercoledì 14 novembre, ore 15), di Il volto di un’altra di Pappi Corsicato, con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte e Angela Goodwin (mercoledì 14 novembre, ore 20.45), di La scoperta dell’alba di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Buy, Susanna Nicchiarelli e Sergio Rubini (venerdì 16 novembre, ore 15) e di E la chiamano estate di Paolo Franchi, con Isabella Ferrari, Jean-Marc Barr, Luca Argentero, Filippo Nigro, Eva Riccobono, Anita Kravos, Jean-Pierre Lorit e Christian Burruano (sabato 17 novembre, ore 17.30), tutti in programma alla Sala 1 del Cinema Barberini (Piazza Barberini, 24), a cura dell’Organizzazione Sub-Ti.
«Sarà una nuova preziosa occasione – sottolineano ancora da Blindsight Project – per far capire, anche in base alle presenze in sala, che un sottotitolo e un’audiodescrizione sono importanti per tutti, che non si può parlare di democrazia e civiltà nel momento in cui una persona viene discriminata solo perché non sente o non vede, come ancora succede in questo Paese, e purtroppo non solo al cinema. Un’operazione, tra l’altro, che potrebbe e dovrebbe essere molto semplice, mentre va ricordato che dietro ad ogni proiezione accessibile c’è sempre e ancora un lavoro disumano e un impegno enorme, sia fisico che economico, da parte di chi, come noi e come Consequenze, opera a titolo volontario per questa causa».
Quanto mai significativa anche la conclusione: «È una barriera mentale quella che considera ancora come una novità o come un fenomeno la persona cieca o sorda che segue un film comprendendo tutto, dai testi alle immagini, grazie ai sottotitoli e all’audiodescrizione. Non bisogna stupirsi quando – purtroppo raramente – un cinema o un festival di cinema offrono accessibilità senza alcuna discriminazione, ma bisogna stupirsi del fatto che ancora per molti italiani con disabilità sensoriali un film accessibile è un sogno, e per altrettanti italiani “normodotati” è una grande novità. E soprattutto ricordare che per le Istituzioni questo rappresenta ancora una “spesa impossibile” o un “grande regalo”, nonostante si tratti del costo più basso che c’è in ogni budget!». (S.B.)
Per le persone con disabilità sensoriali che saranno al Cinema Barberini di Roma per le proiezioni indicate, è prevista una riduzione e sono possibili anche prenotazioni per gruppi. Per ogni informazione: info@blindisght.eu.