Le persone con autismo adulte sono in genere, nella nostra società, persone invisibili. La loro conoscenza, infatti, è di solito chiusa tra il ristretto cerchio dei parenti e di coloro che per lavoro se ne prendono cura.
Da anni, a Pordenone, la Fondazione Bambini e Autismo – che nonostante il nome si occupa anche di adulti – svolge attività lavorative con queste persone, allo scopo di realizzare l’integrazione sociale e lo sviluppo dell’autonomia individuale. E ogni anno, fra le varie iniziative, torna Mosaicamente, mostra di opere giunta alla sua sesta edizione, e dedicata a un artista del Novecento famoso, facilmente riconoscibile anche da un pubblico di non addetti ai lavori.
Dal 16 novembre al 16 dicembre, dunque, Mosaicamente sarà ospitata nella cornice di Palazzo Montereale Mantica a Pordenone (inaugurazione alle 18) e dopo le rassegne dedicate via via a Klee, Warhol, Modigliani, Botero e ad altri, l’omaggio sarà questa volta per un artista, Fortunato Depero, che fu particolarmente attivo nel periodo futurista e che nella sua lunga carriera fece poi molte incursioni pittoriche al servizio del mondo della pubblicità: si pensi ad esempio alle sue campagne pubblicitarie per la Campari.
Allievo di Giacomo Balla, Depero fu l’estensore – assieme al maestro – del manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, dove i due artisti spiegarono programmaticamente la loro idea di universo inteso come spazio «gioioso, coloratissimo e luminosissimo». Questa proclamazione di intenti venne poi tradotta in varie opere, che ancora oggi risultano particolarmente colorate e accattivanti, oltreché assai moderne e attuali, ciò che ha spinto lo staff della Fondazione Bambini e Autismo (sanitario e artistico) a tradurre e ripensare a mosaico alcune creazioni dell’artista trentino, attraverso l’attenta laboriosità delle persone adulte con autismo che frequentano l’Officina dell’Arte della Fondazione stessa.
Sono stati realizzati quindi una ventina di mosaici, coloratissimi, che partendo dalle suggestioni delle opere, ricalcano il “vedere” il mondo, la natura, la società e quindi anche l’arte, in un modo che insiste più sul particolare che sull’insieme. Un aspetto, questo, caratteristico anche della percezione visiva delle persone con autismo, che è perciò il marchio distintivo dei mosaici, prodotti con vari materiali, sapientemente assemblati e scelti.
Da ricordare, infine, che durante il periodo della mostra – aperta nei fine settimana – vi saranno anche, su prenotazione, laboratori gratuiti per le scuole (infrasettimanali) e due conferenze, la prima delle quali, in collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna di Pordenone, è in programma presso la stessa (Via Dante, 33, ore 17), per il 24 novembre, contando sulla partecipazione di Alessandra Tiddia del MART (Museo di Arte Moderna e Contemporanea) di Rovereto (Trento), sul tema 2002-2012 Dieci anni di MART Storia di una collezione e dei suoi collezionisti. Il secondo incontro, invece, è previsto per il 30 novembre, presso Palazzo Montereale Mantica (Corso Vittorio Emanuele II, ore 17) e avrà come relatore Alessandro Del Puppo, docente dell’Università di Udine, sul tema Modernità a mosaico, con una trattazione particolare riservata soprattutto alle opere di Depero reinterpretate a mosaico presso l’Officina dell’Arte della Fondazione Bambini e Autismo. (S.B.).
Per ulteriori informazioni: segreteria@bambinieautismo.org.