Sono state l’Associazione GALM (Gruppo Animazione Lesionati Midollari) di Pozzo di San Giovanni Lupatoto (Verona) – aderente alla FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici) – e la Fondazione Giorgio Zanotto della città scaligera a organizzare la serata di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno della ricerca, denominata appunto Verona per la ricerca, in programma per venerdì 16 novembre (Sala Buvette della Gran Guardia, Piazza Bra, ore 20).
L’evento – patrocinato dall’Assessorato per le Pari Opportunità del Comune di Verona – è finalizzato in particolare a raccogliere fondi per finanziare il progetto Studio del ruolo fisiologico e delle potenzialità riparative delle cellule staminali da leptomeningi nella lesione del midollo spinale, condotto da ricercatori dell’Università di Verona.
La serata prevede una cena con intrattenimento musicale, eseguito dal Centro di Educazione Artistica Jacopo Foroni di Valeggio sul Mincio (Verona). Dal canto suo, Mauro Krampera, responsabile del Laboratorio sulle Cellule Staminali della Sezione di Ematologia dell’Università di Verona, relazionerà sullo stato dell’arte delle ricerche in corso.
Il GALM è nato nel 1977, come gruppo spontaneo, per unire tutti coloro che – a Verona e provincia – sono affetti da lesione al midollo spinale, con conseguente paralisi o paresi. Tali situazioni sono di origine traumatica, derivanti prevalentemente da incidenti stradali e riguardanti soprattutto persone giovani e giovanissime, o di diversa origine, causati cioè da malattie di origine vascolare, infettiva e tumorale.
Negli anni più recenti, poi, sono notevolmente aumentate le cosiddette “lesioni alte”, che provocano una situazione di “tetraplegia”, con paralisi anche degli arti superiori. Di conseguenza, alcune persone possono avere gravi difficoltà respiratorie, dovendo ricorrere anche alla ventilazione meccanica.
Dopo una lesione al midollo spinale, la riabilitazione può variare, a seconda della gravità, dai due ai nove mesi. Nello specifico di Verona, la prima riabilitazione viene svolta presso l’Unità Spinale dell’Ospedale Don Calabria di Negrar, unica struttura del Veneto – insieme a quella dell’Ospedale di Vicenza – che garantisce un’adeguata e completa riabilitazione “globale” della persona, in linea con gli standard internazionali.
Dal canto suo, il GALM segue già a Negrar tutti i pazienti, fornendo, con i propri volontari, esperienze, consulenza e aiuto, assai utili al processo riabilitativo. L’Associazione mette poi a disposizione tutte le informazioni possibili, non solo per l’adeguamento delle proprie abitazioni, al momento del rientro a casa, ma anche per il reinserimento sociale e lavorativo. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: franco.crosara@libero.it.
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