È in programma per sabato 17 e domenica 18 novembre a Trento, un’interessante due giorni di eventi (con “coda” anche lunedì 19, come vedremo), promossa dalla locale Provincia Autonoma.
Si parla innanzitutto del convegno di sabato 17 InternazionAbilità. Per andare oltre i propri confini (Sala Belli del Palazzo della Provincia di Trento, Piazza Dante, 15, ore 9.45). «Nella crisi economica globale – scrive Fabio Pipinato, presidente della Fondazione Fontana, coordinatore di uno dei gruppi di lavoro dell’incontro, sottolinenando quale sarà la “cifra” di tale appuntamento – si annida un rischio nella mente di molti: il “si salvi chi può”. Ed ecco che i territori con più opportunità vogliono staccarsi dai luoghi ove “è meno facile”; se non ve n’è per i nativi, figuriamoci per gli immigrati; adesso pensiamo agli abili e poi vedremo per i disabili… e così via».
«Eppure – prosegue Pipinato – sta per finire un 2012 che ha visto laurearsi la prima studentessa con sindrome di down con un 105/110 in Lettere e Filosofia. Un 2012 che ha visto, a parità di trofei, il medagliere dei nostri Azzurri delle Paralimpiadi superare in qualità (più ori) quello dei normodotati. Un 2012 che ha visto primeggiare i giornalisti “diversamente abili” in quasi tutte le testate digitali in termini di commenti/followers/fan. Insomma, una marcia in più. Come la marcia che ha la scuola italiana che non ha classi differenziate e che la rende buona prassi a tutti i livelli». E tuttavia, si rileva, «aumentano le prestazioni, ma calano le risorse! Cosicché, quotidianamente, le agenzie battono news che riguardano la fine dei soldi per i trasporti speciali, meno ore di sostegno nelle scuole, fondi mancanti per lo “sbarrieramento” di edifici pubblici, minore assistenza domiciliare. Come uscirne? “Meno Stato – Più comunità”. Sia nei Nord che nei Sud del mondo, infatti, va riattivato il volontariato, le reti comunitarie, il buon vicinato affinché chi ha più difficoltà non abbia meno opportunità. E per farlo servono alcune cose: andare oltre le proprie mura/i propri confini (mettersi in rete), per imparare cosa fanno altre realtà a noi vicine ed oltremare. Come queste cercano di coniugare, nel volontariato, dedizione e competenza. Un binomio come Sud e Nord. Ed è il motivo di questo primo convegno che coniuga un terzo binomio: solidarietà internazionale e disabilità».
Da segnalare che tra i partecipanti all’evento trentino vi saranno anche il presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Pietro Barbieri, la responsabile del Servizio Progetti Estero dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) Francesca Ortali e la presidente della Cooperativa HandiCREA di Trento Graziella Anesi.
Successivamente, domenica 18, grazie al supporto della Fondazione Cassa Rurale di Trento, è in programma, presso il Teatro Auditorium del Centro Santa Chiara (Via Santa Croce, 67, ore 20.30), lo spettacolo di danza Cosa ti manca per essere felice?, ideato e interpretato dalla nota danzatrice senza braccia Simona Atzori, accompagnata da ballerini della Simonarte Dance Company e del corpo di ballo del Teatro alla Scala.
Infine, la “coda” di lunedì 19, di cui si accennava, vale a dire l’incontro della stessa Simona Atzori con gli studenti dell’Istituto delle Arti di Trento (ore 9.30). (S.B.)
Il programma completo del convegno del 17 novembre è disponibile nel sito Trentinosolidarieta.it. Per ulteriori informazioni: Servizio Emigrazione e Solidarietà Internazionale della Provincia Autonoma di Trento (Tiziana Bresciani), tiziana.bresciani@provincia.tn.it.
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