Il futuro del possibile

«La formula del FA.DI.VI. di Genova – scrive Giorgio Genta, riferendosi a quell’Associazione che sta conducendo con successo un bel progetto all’insegna del “dopo di noi” delle persone con disabilità – è risultata vincente su tutto, portando fuori le problematiche del “dopo di noi” e rendendone tutti partecipi». Recentemente la rivista «HP-Accaparlante» ha dedicato un ampio approfondimento a tale esperienza

Sede di FA.DI.VI. e... Oltre a Genova/Quarto

La sede principale di FA.DI.VI. e… Oltre, a Genova-Quarto

Finalmente! Finalmente un testo vero, chiaro, completo che racconta, spiega, e analizza la nascita di un “dopo di noi”. Circa la metà, infatti, delle pagine del numero di settembre della rivista «HP-Accaparlante», dall’illuminante titolo Il futuro del possibile – Sogno e progetto di una casa da vivere, sono dedicate alla meravigliosa realizzazione degli amici del FA.DI.VI. di Genova, il Grande Capo Roberto [Bottaro, presidente dell’Associazione, N.d.R.] in testa a tutte le sue famiglie e Giancarlo e Luca a dare forma scientifica a un così umano pensiero.

La formula di Roberto e del FA.DI.VI. tutto è risultata vincente. Su tutto. Sul tempo, sui problemi, sull’armonizzare pensieri e necessità diverse, sulla formazione sia dei genitori che degli operatori, sul portar fuori le problematiche del “dopo di noi” e farne partecipi tutti coloro che, per interesse personale, professionale, politico, curiosità intellettuale e simpatia emozionale, potevano esserne coinvolti.
Se fosse necessario tradurre tutto ciò in una sola parola – ma perché poi restringere tutto un mondo in una piccola isola? – il termine migliore sarebbe senz’altro compartecipazione.
Partecipare con pari dignità in ruoli diversi, parlarsi, capirsi, costruire assieme. Compartecipando anche economicamente. Resistere all’assillo del tempo che passa, ma fare, e bene, nel minor tempo possibile. Costringere un’intera città a partecipare e a trasformare un sogno in una solida realtà. Stimolare i responsabili politici e tecnici del settore sociale, di quello sanitario e delle fondazioni, rappresentando con dignità e fermezza le necessità presenti e future delle “famiglie con disabilità” e di quando esse fisicamente non ci saranno più.

Un lavoro enormemente complesso, faticosissimo, da rimotivare continuamente. Ma ce l’hanno fatta! Bravi ragazzi (termine affettuosamente onnicomprensivo e avulso dall’età anagrafica)!

È a Genova-Quarto la sede di FA.DI.VI. e… Oltre
FA.DI.VI. e… Oltre – ove l’acronimo sta per Famiglie Disabili Vidoni – è un’associazione di famiglie di persone con disabilità, nata nel 2000 a Genova. I suoi componenti si sono incontrati nella definizione di un progetto che si è avvalso della partnership con l’Azienda Sanitaria e con il privato sociale, per la ristrutturazione di un ex edificio scolastico (“Vidoni”), nel quale ha sede la stessa Associazione e dove è stato realizzato un servizio residenziale e diurno-“dopo di noi” (il Centro Residenziale Vidoni, appunto).
Lo scopo è quello di ricercare le condizioni e le opportunità di un ottimale sistema extra-familiare nel “durante noi” – cioè con i familiari ancora in vita -, individuando le risposte ai bisogni primari socio-riabilitativi-assistenziali, alle aspettative, alle necessità di relazione, alla massima autonomia e al mantenimento, tenendo presente le abitudini di ogni persona in carico al Centro, per preparare un “dopo di noi” più sereno, consolidato e non traumatico.
Si lavora inoltre per favorire il massimo possibile coinvolgimento e partecipazione alla vita e alle scelte del Centro, collaborando ai programmi, per favorire il superamento di eventuali riscontrate obiettive difficoltà, ponendo attenzione a non invadere e/o intralciare la gestione del Centro stesso. In tale quadro, si elaborano e propongono progetti, iniziative e sperimentazioni, destinati al miglioramento della qualità di vita delle persone del Centro, incoraggiando la circolazione, lo scambio di informazioni, di esperienze e collaborazioni, attivando e sostenendo una rete di relazioni, che sviluppi processi d’integrazione sociale, con le altre realtà del territorio. Si sostengono, quindi, processi che portino alla determinazione di “un piano di vita individualizzato”, che ricerchi anche l’identificazione di una futura “tutela personalizzata”, vigilando e disponendo su quali saranno le opportune scelte patrimoniali e giuridiche, volte a garantire la migliore possibile qualità di vita della persona rimasta senza i genitori, specie se questa è carente o non in grado di gestire le proprie cose.
Si promuove, infine, ogni forma di sostegno a favore delle persone con disabilità del Centro, e possibilmente anche di altri Centri, oltreché, più in generale, nei confronti di chi si rivolge all’Associazione (fadivieoltre@virgilio.it).

Please follow and like us:
Pin Share
Stampa questo articolo