La paradossale situazione dei tirocini

La Legge di Riforma del Lavoro - denuncia infatti la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) - oltre a presentare dubbi interpretativi, richiede anche, rispetto ai tirocini sul lavoro delle persone con disabilità, una specifica regolamentazione, tuttora mancante. Si chiede quindi con forza un intervento al ministro Fornero, per non rischiare l’imminente sospensione dei tanti tirocini in corso

Donna con disabilità al tavolo di lavoro, insieme a una persona non disabile«Chiediamo un intervento immediato al ministro Fornero, per sanare il grave disagio e il rischio di esclusione dal mondo del lavoro delle persone con disabilità».
Lo si legge in una nota della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ove si denuncia la paradossale situazione che ha portato al blocco completo dei nuovi tirocini delle persone con disabilità: da agosto, infatti, l’INPS non stipula più nuove convenzioni di formazione e orientamento né attiva nuovi rapporti per le convenzioni già sottoscritte con aziende pubbliche o private.
È stato tra l’altro proprio l’INPS, con una sua nota, a sollevare il problema con il Ministero. Infatti, la Legge di Riforma del Lavoro (92/12, Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), oltre a presentare dubbi interpretativi rispetto alla «congrua indennità in relazione all’attività svolta» nei tirocini, richiede anche una specifica regolamentazione con Decreto, una volta sentite le Regioni, visto che si tratta di Linee Guida. E a tutt’oggi mancano sia il Decreto che i Regolamenti.

«Le conseguenze sono gravissime – dichiara il presidente della FISH Pietro Barbieri – perché non solo vengono bloccate le future opportunità di inclusione delle persone con disabilità, ma sono a rischio di imminente sospensione anche moltissimi tirocini già in corso. Chiediamo quindi al Ministro di fornire tempestive indicazioni all’INPS – anche transitorie – e di accelerare la definizione delle Linee Guida previste dalla Legge 92/12». Pena dover assistere, conclude la nota della FISH, a «dati sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, già oggi sufficientemente preoccupanti, ancora più tetri nei prossimi mesi». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: ufficio stampa@fishonlus.it.

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