Quello che la FITS! (Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore) e la Banca Prossima per le Imprese sociali e le Comunità hanno organizzato per venerdì 14 dicembre a Perugia (Sala Partecipazione di Palazzo Cesaroni, ore 10-12,30, con introduzione di Laura Corsini, segretario generale della FITS!, interventi di Angelo Righetti, psichiatra e presidente di Impresa a Rete, Michele Mosca dell’Università Federico II di Napoli, Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima, Franco Tomassoni, assessore regionale alla Sanità dell’Umbria e le conclusioni delle presidente della Regione Catiuscia Marini), è un incontro incentrato su un tema di estrema attualità e importanza per tutti coloro che – a vario titolo – sono interessati a una nuova forma di gestione e fruizione dell’assistenza domiciliare, all’interno di progetti per la vita indipendente per le persone con disabilità.
Su quest’ultimo argomento, vale senz’altro la pena segnalare, nelle scorse settimane, la video-inchiesta curata da Franz Baraggino e Thomas Mackinson, giornalisti del «Fatto Quotidiano», nella quale, tramite interviste a persone con disabilità ed esperti, nonché grazie a una panoramica di dati economici, risulta chiaramente l’entità del risparmio che un progetto di Vita Indipendente (con modalità di assistenza autogestita) può comportare per il bilancio pubblico, garantendo al contempo – e in modo più efficace e appropriato – l’assistenza domiciliare alle persone con disabilità titolari del progetto.
La Vita Indipendente, quindi, è la premessa e la cornice all’interno della quale si può parlare di assistenza domiciliare indiretta (o autogestita) e, quindi, anche di budget di salute. Quest’ultimo, infatti, è al centro, in Umbria, di uno specifico progetto di sperimentazione, denominato appunto Budget di salute – Metodologie e pratiche per un welfare di comunità, a cura del Consorzio di Cooperative abn (Cooperative di tipo A e B), presenti nella provincia di Perugia, che vuole promuovere un approccio alternativo alla gestione di un progetto individuale – definito come “Piano Terapeutico-Riabilitativo Individuale” – mediante una gestione mista enti pubblici/Terzo Settore/persone con disabilità (e loro familiari).
Il principio di fondo nasce dalla consapevolezza che le Istituzioni – in molti àmbiti sociali, sanitari e socio-sanitari – possono svolgere più efficacemente le proprie funzioni con il coinvolgimento, la condivisione e l’impegno delle persone direttamente interessate e della comunità locale.
Il convegno del 14 dicembre si pone quindi l’obiettivo di presentare il budget di salute a livello metodologico, ma anche di riportare gli esiti delle sperimentazioni che, già in altri contesti e Regioni, sono stati avviati con notevoli risultati.
Nella sperimentazione di cui si è detto è coinvolta – tra i soggetti a supporto dell’iniziativa – anche la FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che in particolare cercherà di ricondurre la sperimentazione del budget di salute alla definizione di un modello di presa in carico globale, così come indicato dalla Delibera del Consiglio Regionale Umbro n. 170/12 del luglio scorso.
Quella Delibera era stata il frutto di un intenso “incontro-scontro”, durante la scorsa estate, del movimento associativo con le Istituzioni Regionali, per spingere la Regione Umbria ad adottare la presa in carico globale come modalità unica per gli interventi.
Per questo motivo, la FISH Umbria ONLUS verificherà la possibilità di estendere l’applicazione della metodologia del budget di salute oltre l’area operativa della salute mentale, per il momento target esclusivo del progetto. La Federazione cercherà inoltre di estenderne l’applicazione anche in altri territori, con riferimento particolare all’ASL n. 4 di Terni.
La FISH Umbria ONLUS – va ricordato tra l’altro – ha più volte promosso convegni in àmbito di presa in carico globale: in particolare, vanno segnalati quelli del 9 maggio 2011 a Terni e quello del 4 luglio scorso presso Perugia, in cui il focus era il rapporto virtuoso tra la stessa presa in carico globale (con la formulazione di un Progetto Individuale), la Vita Indipendente e la modalità indiretta di erogazione dell’assistenza.
Anche per questo – durante la citata sperimentazione – la Federazione continuerà a promuovere iniziative e azioni volte a legare il metodo del budget di salute e lo strumento del Piano Terapeutico-Riabilitativo Individuale al modello di presa in carico globale e al progetto di vita delle persone con disabilità.
È visionabile il programma completo del convegno del 14 dicembre a Perugia. Per ulteriori informazioni: web@cpaonline.it.