«Mentre la politica ha iniziato il conto alla rovescia per la campagna elettorale, distogliendo nuovamente l’attenzione dai problemi del Paese, il Servizio Civile Nazionale rischia il default già a partire dal 2013!»: lo denunciano con grande preoccupazione, in un comunicato congiunto, la CNESC (Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile) e il Forum Nazionale per il Servizio Civile, sottolineando come, «nonostante gli annunci fatti in conferenza stampa lo scorso giugno, i 50 milioni di euro che il ministro Riccardi aveva assicurato di aver trovato per il Servizio Civile (20 dai Fondi per la Gioventù e 30 dal Fondo di Rotazione per le Vittime di Mafia) ancora non sono stati assegnati al Fondo Nazionale per il Servizio Civile. Ciò significa che in attesa che la Legge di Stabilità definisca l’esiguo ammontare del Fondo per il 2013, dal quale dipende la vita stessa del Servizio Civile, quei 50 milioni di euro annunciati da Riccardi, che dovrebbero garantire, insieme allo stanziamento annuale previsto nella Legge di Stabilità, l’avvio di circa 18.800 volontari nel 2013 non sono ad oggi pervenuti».
«Siamo molto preoccupati – aggiungono poi Primo Di Blasio, presidente della CNESC ed Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile – per l’incertezza che incombe sulla determinazione delle risorse per il Servizio Civile Nazionale. La Legge 131/12 del 7 agosto scorso destina 30 milioni di euro provenienti dal Fondo per le Vittime di Mafia, ma, ad oggi, manca ancora l’atto formale di trasferimento. Non vorremmo che la fase di precarietà dell’attuale quadro politico fosse l’alibi per non dar seguito agli impegni presi».
«Sempre la Legge 131/12 – concludono Di Blasio e Borrelli – anche prevede che quei 30 milioni vengano trasferiti al Fondo Nazionale per il Servizio Civile entro il 31 dicembre, un termine pericolosamente vicino. Temiamo infatti che, superata quella data, i fondi vengano distolti, vanificando le attese di decine di migliaia di giovani».
Un incontro urgente è stato chiesto in tal senso al ministro Riccardi, per capire che fine abbiano fatto quei fondi e per ottenere che vengano preservati, prima che il Governo Monti termini il proprio mandato». (P.S.)