In Veneto, a Treviso, un concerto natalizio è l’occasione per “ricordare chi si dimentica”, e cioè per far presente alla cittadinanza che esistono e sono una realtà le persone anziane anziani le cui funzioni cognitive decadono, talvolta in modo lieve e talvolta fino a degenerare nella demenza, in patologie come gravi e invalidanti l’Alzheimer. Le degenerazioni cognitive sono un argomento delicato e a volte perfino imbarazzante nelle famiglie, eppure è solo parlandone e facendo rete che si possono prospettare ipotesi di miglioramento a diversi livelli.
Secondo gli organizzatori dell’evento di cui parliamo oggi (l’Associazione Alzheimer Treviso e il FORGEI – Fondazione per la Ricerca Geriatrica Interdisciplinare), «questo concerto vuole esprimere tramite il linguaggio universale della musica un messaggio di solidarietà e speranza». La “speranza”, in particolare, è supportata da dati scientifici che dimostrano che esistono delle vie per migliorare la qualità della vita degli anziani che si trovano in questo tipo di situazione. Queste vie non hanno a che fare con le terapie farmacologiche – in grado oggi solo al massimo di rallentare, ma non di guarire la malattia di Alzheimer – ma piuttosto con la stimolazione cognitiva e soprattutto con l’alimentazione e gli stili di vita.
Il movimento fisico, ad esempio, è stato dimostrato essere curativo, in grado cioè di stimolare alcune funzioni neuronali relative alla memoria. Inoltre, la sua funzione preventiva ha anche il secondario ma fondamentale vantaggio, in questo momento di crisi economica, di diminuire la spesa sanitaria relativa ai futuri ricoveri per conseguenze di patologie cronico-degenerative, che in previsione dovrebbero aumentare, ma che potrebbero non farlo più se si affrontassero per tempo, con l’introuzione di stili di vita adeguati.
Alzheimer Treviso e FORGEI promuovono soprattutto l’attività fisica moderata per intensità, ma praticata assiduamente, la socializzazione, le attività artistiche e culturali, tra le quali la lettura, e la dieta mediterranea. Il sovrappeso è stato dimostrato essere un fattore di rischio. Altri dati raccolti dalla ricerca scientifica sono che l’invecchiamento femminile sembra essere più condizionato da fattori ambientali rispetto a quello maschile e che il contesto familiare e sociale condiziona molto il decorso delle malattie cronico-degenerative, tra cui l’Alzheimer.
In base a tutti questi dati gli organizzatori dell’evento natalizio parlano di “invecchiamento di successo”.
L’appuntamento per il Concerto di Natale è per sabato 15 dicembre (Salone della Camera di Commercio, Piazza Borsa, Treviso, ore 16) e l’ingresso è gratuito. Suonerà la Banda Musicale Cittadina “Domenico Visentin”.
A breve, tra l’altro, pubblicheremo anche un’intervista a Maurizio Gallucci, direttore dell’Unità Operativa Disturbi Cognitivi e della Memoria dell’Ospedale di Treviso, che in quanto parte dell’ULSS 9 ha collaborato a una ricerca del FORGEI chiamata TreLong Study (“Studio sulla Treviso Longeva”), che dimostra i benefìci dell’alimentazione e dell’attività fisica come fattori determinanti, in grado di ostacolare il decadimento cognitivo al punto da considerarli al pari di un “farmaco”. (Barbara Pianca)