Già promotrice insieme al fotografo Paolo Ranzani del Progetto La diversità è moda, e dopo avere realizzato nel 2011 – sempre con Ranzani – un book fotografico in collaborazione con un’agenzia di moda torinese – iniziative alle quali abbiamo dedicato spazio a suo tempo – Cinzia Rossetti, donna con disabilità fisica, laureata in Scienze dell’Educazione e anche fondatrice e presidente dell’Associazione Cinzia per Botticino, in provincia di Brescia, oltreché “firma” spesso presente sulle pagine del nostro giornale, è ora la protagonista di Cinzia 2013 – Calendario per Mattia, l’ennesima sua sfida, all’insegna questa volta anche del glamour.
«Ho fatto molti progetti con Cinzia – racconta Ranzani – e sono felice ogni volta che mi coinvolge nelle sue idee. Questa del calendario è la sua ennesima sfida».
«Ma può una ragazza disabile fare immagini glamour da calendario?», si chiede lo stesso fotografo. «Credo assolutamente di sì!», afferma. «Nessuno, infatti, è perfetto e tutti abbiamo un lato migliore da mostrare. Io ho fatto questo. Nulla di più. A chi mi accusa di aver negato la disabilità di Cinzia io rispondo che non l’ho negata, lei la vive tutti i giorni fuori e dentro la pelle, al massimo l’ho celata allo sguardo di chi vede le immagini e solo per pochi attimi. E celando la sedia a rotelle di Cinzia, costringo a non vedere quello che si è abituati a cercare e obbligo a guardare questa donna come essere umano quale è… e non come “disabile poverina”, che vuole apparire in fotografia quello che non è».
E del resto, conclude Ranzani, «chi in fotografia è esattamente quello che è? La fotografia non fotografa la realtà ma l’idea che si vuole dare alla realtà. La sedia a rotelle è una “benda nera” e togliendola dall’inquadratura, io levo la benda dagli occhi degli osservatori che possono vedere una donna. Cinzia Rossetti, infatti, è per prima cosa una donna». (S.B.)
Per ulteriori informazioni e per acquistare il calendario (10 euro), scrivere a rossetti.cinz@gmail.com, lasciando il proprio indirizzo. Parte del ricavato andrà a Mattia, un bimbo di Catania con grave disabilità (tetraparesi spastica con sindrome di West), causata da un’asfissia neonatale. «Per far sì – scrive Cinzia Rossetti – che possa avere una vita come tutti gli altri bambini».
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