È entrato nel vivo, dal mese di dicembre scorso, il progetto pilota nazionale denominato SuperMAN (SUPERmarkets Meet Accessibility Needs, ovvero “I supermercati incontrano le esigenze di accessibilità”), da noi ampiamente presentato qualche tempo fa, iniziativa che coinvolge una serie di punti vendita Conad della Romagna e che punta a migliorare l’accoglienza, l’ascolto e l’aiuto in un’attività quotidiana come quella di fare la spesa, da parte di persone con disabilità intellettive.
Sono infatti esattamente quaranta gli addetti Conad – provenienti da ventuno punti vendita delle Province di Forlì-Cesena e di Ravenna – che a fine novembre hanno partecipato al percorso formativo, attraverso cui sviluppare le proprie capacità di relazioni interpersonali, sostegno umano, disponibilità e sensibilità necessarie ad accogliere i clienti in difficoltà.
Partita, come detto, in Romagna, la sperimentazione italiana di questo progetto dal respiro europeo prende spunto da un’esperienza nata in Francia nel 2007 per volontà dell’Associazione Unapei (S’informer sur le handicap mental), l’Unione Nazionale Transalpina di Associazioni di Genitori di Persone con Disabilità Intellettiva, esportata nel nostro Paese e in Germania, grazie alla Cooperativa Sociale Kara Bobowski di Modigliana (Forlì-Cesena), al finanziamento della Commissione Europea (Programma Leonardo da Vinci – Misura Trasferimento dell’Innovazione) e ad alcuni importanti partner, quali i Commercianti Indipendenti Associati – la cooperativa di dettaglianti associata Conad, che presidia i territori romagnoli – l’Assessorato alle Politiche di Welfare del Comune di Forlì, l’ente di formazione tedesco Bupnet, l’associazione francese Les Papillons Blancs di Bergerac e il Distretto di Kassel in Germania.
SuperMAN, inoltre, si avvale anche del patrocinio di CERPA Italia, il Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità.
«Commercianti Indipendenti Associati – spiega Dario Gaspari, rappresentante di tale rete – ancora una volta si è impegnata in prima linea nel sociale, accettando con convinzione la proposta di Kara Bobowski di aderire al progetto. Ma il valore aggiunto di SuperMAN sta nel portare fin dentro ai nostri punti vendita l’attenzione alle problematiche della clientela con più difficoltà. Siamo i primi in Italia e tra i primi in Europa a formare i nostri addetti su queste tematiche: è un segno forte e concreto dei nostri continui sforzi per la cura e l’attenzione verso il cliente».
«Accessibilità – chiarisce poi Simona Carloni, responsabile della comunicazione di Kara Bobowski – non vuol dire soltanto eliminazione di barriere architettoniche, ma anche il poter contare su accoglienza e ascolto adeguati: elementi chiave attorno ai quali il Progetto SuperMAN è stato strutturato». «L’idea di fondo – aggiunge dal canto suo Davide Drei, assessore alle Politiche di Welfare del Comune di Forlì – è che la disabilità non dev’essere un àmbito in cui operano solo gli specialisti, seguendo un modello puramente assistenziale. Al contrario, SuperMAN punta sul coinvolgimento della società civile e degli attori economici, come Conad, e non è fine a sé stesso, ma si apre alla città, ai luoghi che tutte le persone frequentano e vivono, come sono i supermercati».
Dopo quindi che il 30 novembre e il 1° dicembre, nei punti vendita aderenti è stato distribuito a tutti i clienti materiale informativo sul progetto, dai giorni successivi, i primi “SuperMAN” sono entrati in azione. I supermercati coinvolti nell’iniziativa, infatti, hanno apposto all’ingresso e al punto informazioni un adesivo che riproduce il pittogramma S3A – simbolo di accoglienza, accompagnamento e accessibilità -, mentre il personale formato si è anch’esso reso riconoscibile, tramite una spilla con lo stesso simbolo. (S.C. e S.B.)
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: evs@karabobowksi.org.