È nato da una stretta collaborazione tra l’Associazione La Meridiana di Ascoli Piceno, presieduta da Roberto Zazzetti, con il personale sanitario del locale Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Santo Stefano e la Piscina Tonic Evo (Ascoli Sport Village), il nuovo servizio di riabilitazione in acqua, voluto per dare una risposta appropriata alle persone con disabilità che hanno bisogno dell’ambiente-acqua come mezzo utile al recupero funzionale e per l’eventuale avvio alle abilità natatorie. L’intervento riabilitativo in acqua, infatti, si rivolge a persone con patologie disabilitanti – anche transitorie – sia in età evolutiva che adulta, e svolge un ruolo essenziale nell’àmbito del recupero funzionale. Allo stesso tempo si tratta di una strategia che offre importanti opportunità per la ricerca e il mantenimento del benessere psicofisico, oltreché, naturalmente, per avviare all’attività sportiva.
Il Centro Ambulatoriale di Riabilitazione Santo Stefano di Ascoli Piceno – insieme alle altre undici strutture “sorelle” delle Marche, dirette da Antonio Bortone -, opera da oltre trent’anni, offrendo servizi di alta qualità. La Direzione Medica è affidata a Gabriele Ballarini, mentre Silvia Cappelletti è la dirigente dell’Area Riabilitativa.
Dal canto suo, il Club Tonic Ascoli, oltre a mettere a disposizione alcuni collaboratori dell’Associazione Sportiva Fitness per Ascoli (l’amministratore Massimo De Angelis, il direttore fitness Mauro Iachini e la responsabile dell’area acqua Bruna Albertini), ha anche provveduto ad alcuni interventi – come reso noto dall’amministratore delegato Simone Bernardini – per rendere fruibili alle persone con disabilità sia la piscina che i servizi annessi, seguendo le indicazioni suggerite dall’Associazione La Meridiana.
La collaborazione prevede infine l’acquisto di una macchina combinata per permettere agli atleti con disabilità in carrozzina della Piceno Sport Handicap di svolgere sedute di allenamento specifiche all’interno della struttura. «Con l’auspicio – commenta Roberto Zazzetti – che i risultati benèfici di questa fusione di intenti siano da esempio anche per altre strutture sportive che troppo spesso emarginano le persone con disabilità». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: la meridiana.ap@tiscali.it.