Al lavoro per il ritiro di quel provvedimento dell’INPS

Dopo averne scritto anche al Direttore Generale dell’INPS, nei prossimi giorni Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità della CGIL Nazionale, porrà al centro di un incontro con il ministro Fornero la richiesta di ritiro immediato della contestata Circolare dell’INPS, con la quale si è deciso di prendere in considerazione anche il reddito del coniuge, nel fissare il limite per le pensioni di invalidità

Una sede dell'INPSNel corso di un atteso incontro con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, in programma per il pomeriggio di lunedì 14, a nome della CGIL Nazionale, Nina Daita, responsabile dell’Ufficio Politiche per la Disabilità di tale confederazione sindacale, affronterà il tema della contestatissima Circolare n. 149, prodotta dall’INPS il 28 dicembre, con la quale l’Istituto ha stabilito di prendere in considerazione, quale criterio per l’assegnazione della pensione alle persone con invalidità civile al 100%, anche il reddito del coniuge, indipendentemente dal numero di figli. In caso quindi di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 euro, ciò porterebbe a perdere la pensione di 275,87 euro al mese.
In tal senso Daita dà seguito alla dura presa di posizione già espressa in una lettera al direttore generale dell’INPS Mauro Nori, della quale avevamo riferito, ove aveva parlato di un provvedimento «gravemente iniquo e che produrrà fortissime ineguaglianze tra persone con disabilità, alimentando allo stesso tempo ansia e disagio nella categoria degli invalidi civili».

L’incontro del 14 gennaio con il ministro Fornero era già stato previsto in precedenza, per discutere alcuni aspetti della Legge 68/99, sul lavoro delle persone con disabilità, ma la rappresentante sindacale ha deciso, «visto il carattere urgente della questione», di porre al centro di quella stessa riunione proprio la richiesta di «un immediato ritiro della Circolare dell’INPS». (S.B.)

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