«Sono quanto mai numerose le domande che le associazioni e i familiari ci pongono sempre più frequentemente, in àmbito di inclusione scolastica, e alle quali non sappiamo rispondere».
Inizia così la lettera scritta al ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, al sottosegretario Marco Rossi-Doria e ai principali referenti istituzionali del settore, da Pietro Barbieri e Giovanni Pagano, presidenti rispettivamente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), le organizzazioni alle quali aderisce la stragrande maggioranza delle associazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese.
«Infatti – prosegue la lettera – dopo l’incontro del luglio 2012 dell’Osservatorio Ministeriale Permanente per l’Integrazione degli Alunni con Disabilità, si sono succeduti numerosi fatti importanti, come la stipula del Protocollo d’Intesa firmato tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) e quello della Salute, il Convegno del 6 dicembre su Bisogni educativi speciali, inclusione scolastica e insegnanti di sostegno, organizzato dal Ministero e, più recentemente, l’annuncio di una nuova Direttiva sui BES (Bisogni Educativi Speciali), che richiedono degli approfondimenti da parte delle Associazioni e del Comitato Tecnico dell’Osservatorio».
Vengono quindi elencati i vari quesiti raccolti in questi mesi dalle Federazioni, vale a dire:
«- Dove sono andati a finire i fondi sull’inclusione scolastica previsti dalla Legge quadro 104/92, dalla Legge 440/97 [sull’offerta formativa, N.d.R.] e dalla Legge 69/00 [“Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni con handicap”, N.d.R.]?
– Che ne è dei GLIP, i Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali, previsti per legge (articolo 15 della Legge 104/92), mentre il Ministero sta puntando tutto sui CTS (Centri Territoriali di Supporto), ai quali non siamo contrari, ma che sono organismi previsti da soli atti amministrativi e hanno quindi meno garanzie di permanenza in futuro dei GLIP, i quali ultimi hanno al loro interno anche esperti rappresentanti delle associazioni, ciò che non è previsto per i CTS, organismi solo tecnici?
– Cosa accadrà nei GLIP dopo la drastica riduzione dei docenti comandati presso gli stessi, che svolgono l’importante ruolo di consulenti alle scuole e alle famiglie e di segretari dei GLIP stessi (Decreto Ministeriale 122/94)?
– Cosa significa “sostegno di prossimità”, di cui ha parlato il professor Canevaro nel citato Convegno del 6 dicembre? E se non significa abolizione del docente per il sostegno, vuol dire che si accoglie la proposta della Fondazione Agnelli*?
– Tenendo conto che le famiglie e le scuole trovano sempre più latitanti le Unità Multidisciplinari delle ASL a causa dei tagli alla spesa pubblica, quali sono gli sviluppi del Protocollo d’Intesa tra MIUR e Ministero della Salute del luglio 2012?
– Quale accoglienza ha la nostra pluriennale richiesta della formazione iniziale e obbligatoria in servizio dei docenti curricolari, in modo da evitare l’attuale delega al solo docente per il sostegno, causa di un crescente contenzioso giudiziario per ottenere più ore di sostegno?
– Che ne è stato dell’abolizione delle Aree Disciplinari per il Sostegno nelle scuole superiori?
– Che ne è stato della costituzione della nuova classe di concorso per il sostegno?
– Che ne è dell’applicazione dell’Intesa Stato-Regioni del 20 marzo 2008, che è stata recepita da alcune Regioni, come il Piemonte e la Lombardia, ciò che non sembra stia avvenendo da parte del Ministero?».
Davvero tante domande, tutte fondamentali, che richiedono certamente risposte rapide. Per tutto ciò, quindi, i Presidenti di FISH e FAND hanno chiesto al ministro Profumo, al sottosegretario Rossi-Doria e ai funzionari del settore, una convocazione urgente dell’Osservatorio Ministeriale. (S.B.)
* Il riferimento è alla proposta presente nel rapporto intitolato Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte (Erickson, 2011), elaborato dalla Fondazione Agnelli – insieme all’Associazione TreeLLLe e alla Caritas Italiana – ponderoso studio sull’opportunità di mandare la maggioranza degli attuali docenti per il sostegno a insegnare nelle discipline curricolari di rispettiva abilitazione, lasciando solo una percentuale di essi a comporre gruppi di esperti itineranti a livello provinciale o subprovinciale, come consulenti esterni alle singole scuole.