«Molte strutture di pubblica utilità e di intrattenimento delle nostre città presentano ancora numerose barriere architettoniche, ma le tecnologie e lo spirito di partecipazione dei Cittadini possono offrire nuove opportunità per superarle. Per decidere infatti se andare o meno in un determinato luogo, le persone con disabilità devono sapere prima se la loro meta è accessibile oppure no»: lo si legge nel sito dedicato a EasyWay, progetto sviluppato con il supporto e l’esperienza della rete associativa FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la cui presentazione ufficiale è ormai imminente – la si avrà presumibilmente nel mese di settembre -, da parte della Fondazione Vodafone Italia, del cui comitato scientifico fa parte anche Franco Bomprezzi, direttore responsabile del nostro sito, uno dei principali promotori dell’iniziativa.
In sostanza, l’obiettivo è quello di migliorare le varie informazioni oggi a disposizione, dando a chi userà i dati la possibilità di diventare a propria volta un “generatore di notizie” per tutti. EasyWay, infatti consiste in un’applicazione per smartphone e nel già citato sito web, due strumenti che potranno consentire a tutti di esprimere la propria valutazione di accessibilità rispetto a uno o più punti di interesse. «Affidiamo l’inserimento delle valutazioni di accessibilità – si legge ancora nel sito – alla comunità degli utenti: ciascuno può diventare protagonista e attivarsi in prima persona per aumentare e migliorare il numero di informazioni».
In tal senso, quindi, per ogni punto di interesse che si vorrà segnalare (ristoranti, alberghi, musei ecc.), si potrà esprimere sia una valutazione di accessibilità generale, sia una specifica sugli spazi della struttura (parcheggio, entrata, spazi interni ecc.), in relazione a una o più tipologie di disabilità motoria, scelte in base alle proprie competenze (carrozzina elettronica; carrozzina manuale senza accompagnatore; carrozzina manuale con accompagnatore; difficoltà di deambulazione).
In prospettiva, poi, la volontà è quella di ampliare il lavoro anche alle barriere percettive, riguardanti cioè le persone con disabilità di tipo sensoriale, ma l’obiettivo è di crescere e migliorare giorno dopo giorno.
Attualmente, all’interno del sito le rilevazioni presenti riguardano prevalentemente le città di Milano e Roma, ma tutti potranno d’ora in poi cercare un punto di proprio interesse, arricchendo le mappe dell’archivio con un numero crescente di valutazioni di accessibilità e cercando di coprire via via tutta l’Italia. Il servizio, particolare non certo trascurabile, è completamente gratuito. (S.B.)
Le informazioni e gli approfondimenti sul Progetto EasyWay sono disponibili nelle varie aree del sito internet più volte citato, accedendo al quale tutti potranno diventare anch’essi “generatori di notizie.
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