Dopo il successo del precedente e quasi omonimo volume (Con il vostro permesso… pensieri in amicizia), del quale sono state stampate tremila copie in tre successive edizioni, il Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell’Handicap ci riprova, raccogliendo l’invito più volte ricevuto di proseguire su quello stesso percorso letterario.
E così, venerdì 9 ottobre, a Pavia (Sala San Martino di Tours, Corso Garibaldi, 69, ore 17.15), verrà presentato Con il vostro permesso 2. Nuovi pensieri in amicizia, antologia di testi dedicata a Enzo, Luciano, Rita e Claudio – amici e collaboratori del Comitato prematuramente scomparsi – che raccoglie sotto forma di racconti, poesie e storie di vita, «lo sviluppo di temi quali l’amicizia, l’amore, la solidarietà, l’uguaglianza, le piccole cose del quotidiano, il rispetto e le pari opportunità, temi che rappresentano per noi valori di riferimento importanti», come spiegano i promotori dell’iniziativa.
«Siamo tornati – è il messaggio di presentazione del gruppo di autori – e ancora una volta vogliamo raccontare, raccontarci, inventare, ricordare: in amicizia, condivisione, allegria, aperti a nuovi progetti. A volte in intimità a scrivere di noi, delle nostre realtà, dei nostri sogni. A volte spalancati ad evocare fantasie e mondi sconosciuti da regalare a voi che leggete»
Il Comitato di Coordinamento Pavese per i Problemi dell’Handicap – oltre a coordinare appunto le attività delle associazioni aderenti, nell’ambito dei servizi e delle iniziative a favore delle persone con disabilità, in collaborazione anche con altri gruppi e associazioni che perseguono le stesse finalità – intende affermare la pari dignità personale e sociale dei disabili, promuovendo una sensibilizzazione nella società civile e nelle istituzioni, attraverso l’organizzazione di momenti di confronto pubblici, l’utilizzo dei mezzi di informazione, l’introduzione delle problematiche relative all’handicap nel mondo della scuola, nella formazione dei tecnici e altre iniziative ancora. Al tempo stesso si cerca di stabilire un rapporto continuativo con gli Enti Pubblici e le forze sociali, favorendo la cooperazione inter-istituzionale e collaborando attraverso proposte, pareri e indicazioni per interventi organici e coordinati, mirati al superamento dei vari handicap. Senza mancare di assumersi direttamente – in caso di dichiarata indisponibilità da parte degli enti competenti – la realizzazione di servizi o strutture indispensabili per superare situazioni di esclusione. (S.B.)
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