«Sono in pericolo i servizi diurni e residenziali: l’assistenza domiciliare, le attività nelle Comunità, i servizi di trasporto ai Centri, i progetti per la Vita Indipendente e per l’Aiuto Personale, i servizi di sollievo. L’alibi è il solito: mancano i finanziamenti per mantenere gli attuali servizi e quindi, si aggiunge, i familiari devono concorrere alle spese di gestione. L’indecenza, quindi, ha superato il livello di guardia!».
Non usa mezzi termini Flavio Savoldi, per conto della FISH Veneto (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nel denunciare l’attuale situazione della Regione, in particolare dopo l’annuncio di ulteriori “macigni” sul welfare, “schivati” solo temporaneamente, come avevamo ampiamente riferito nei giorni scorsi.
E come pure avevamo scritto, sta crescendo – logicamente – anche la protesta delle persone con disabilità e delle famiglie, con sit-in, conferenze stampa, assemblee e manifestazioni in numerose città, per denunciare i nuovi tagli ai servizi che la Regione intende attuare, «una politica – sottolinea Savoldi – in atto da tempo e che ora, con i provvedimenti annunciati, non potrà che peggiorare una situazione già quanto mai difficile».
Un’ulteriore manifestazione, dunque, è stata programmata per venerdì 25 gennaio a Verona, davanti alla sede dell’ULSS 20 (Via Valverde, 42, ore 11) – il cui Direttore Generale riceverà poi una delegazione -, per avanzare una serie di precise proposte. «In tale occasione, intendiamo investire del problema – spiega il rappresentante della FISH Veneto – anche la Conferenza dei Sindaci affinché si esca dal lamento sulle spese e si cominci a parlare di investimenti per migliorare la vita delle persone e delle famiglie. E invieremo al Consiglio Regionale Veneto, che si appresta a discutere il Bilancio di Previsione per il 2013, un messaggio chiaro: approvate un bilancio diverso, tagliate veramente gli sprechi, potenziate i servizi. Non azzardatevi a tagliare il sociale!». (S.B.)
Per ulteriori informazioni: fishveneto@libero.it.