«La persona con disabilità deve diventare una risorsa per la Società, deve poter occupare il suo posto con dignità, deve poter contribuire alla crescita sociale ed economica e per arrivare a questo bisogna abbattere tutte le barriere, architettoniche, culturali e sociali, che ne impediscono una vita piena, dignitosa, soddisfacente e produttiva»: sono questi i concetti che da alcuni anni portano Salvatore Cimmino, il quarantottenne nuotatore della Canottieri Aniene amputato della gamba destra, a vivere “sfide impossibili” in tutti i continenti, con il suo giro del mondo a nuoto, denominato A nuoto nei mari del globo, patrocinato dal CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e voluto per dare visibilità al suo progetto Un mondo senza barriere e senza frontiere.
Abbiamo sempre seguito Salvatore nelle sue imprese in Argentina, in Canada, in Nuova Zelanda, nella Repubblica Democratica del Congo, negli Stati Uniti e lo faremo naturalmente anche questa volta, quando il 15 febbraio prossimo, approderà nell’Australia Occidentale, per coprire a nuoto i venti chilometri circa che separano Cottesloe, località vicina a Freemantle, poco a sud di Perth, dall’Isola Rottnest, la più grande che si può trovare al largo della costa australiana occidentale, nota destinazione turistica.
Questa ottava tappa del giro del mondo di Cimmino verrà presentata sabato 26 gennaio a Orvieto (Terni), nel corso di una conferenza stampa, in programma presso la Sala Consiliare del Comune (ore 11). (S.B.)