«La “diversità” – dichiara Simona Petaccia, presidente dell’Associazione Diritti Diretti di Chieti – è a volte vista come “minaccia” della propria identità e per questo la presenza dei “diversi” può generare sentimenti di paura, ansia e sospetto. Noi vogliamo far percepire la “differenza” non come un limite alla comunicazione, ma come un “valore”, una “risorsa” e un “diritto”. Ciò che vogliamo ostacolare, insomma, è il pregiudizio, inteso come giudizio superficiale che influenza le nostre relazioni sociali, impedendo le opportunità di contatto, incontro, esplorazione e scoperta che sono i presupposti del rapporto con l’altro da sé». «Ma il pregiudizio – aggiunge – non è innato e ha la sua origine nelle influenze familiari, ambientali o sociali, strutturandosi già dalla prima infanzia. Pertanto, al fine di limitare il più possibile l’insorgere di preconcetti, è fondamentale intervenire sui bambini».
Ed è partendo da quest’ultimo importante concetto, ovvero per “educare alle differenze, comunicando le differenze”, che la stessa Associazione teatina ha deciso di attuare una raccolta fondi e di consegnare la relativa donazione al Comune della propria città, per l’allestimento di un’altalena per bimbi con disabilità, da acquistare e montare presso il parco giochi della Villa Comunale o in un’altra area del genere, sempre a Chieti. «Un’altalena – sottolinea Petaccia – che vuole essere il nostro modo per educare all’altro, con lo scopo di creare i presupposti di una cultura dell’accoglienza».
In attesa quindi di sapere dal Comune se quest’ultimo vorrà realizzare concretamente la bella iniziativa, Diritti Diretti informa anche che le donazioni finora ottenute e quelle che ancora arriveranno, fino al 31 gennaio, permetteranno di coprire tutti i costi necessari, ricordando che eventuali somme eccedenti verranno utilizzate per scopi associativi. (S.B.)
Per ulteriori informazioni: info@dirittidiretti.it.
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Per un nostro dibattito scientifico «Urge la nostra fondamentale presenza in qualità di studiosi - scrive Claudio Roberti - perché dobbiamo poter dire: “Niente su di Noi senza di Noi", anche in tale ambito». E…
- Tecnologie e didattica inclusiva: essere padroni del proprio destino Ruota attorno a una proporzione («La tecnologia sta alla didattica come la tifloinformatica sta alla didattica inclusiva») questa ampia riflessione di Franco Lisi, che scrive tra l'altro: «Ci sarà integrazione…