Niente più scuse, per rifiutare o ritardare supplenze brevi
Con una recente Nota, infatti, il Ministero dell’Istruzione ha stabilito che dall’inizio di quest’anno non siano più le singole scuole a dover pagare le supplenze brevi. Le scuole stesse, quindi, non potranno più rifiutare o ritardare la nomina di supplenti – compresi i docenti per il sostegno -, motivando ciò con il fatto che non vi siano fondi in cassa