«Vorremmo vedere i giardini pubblici di Formello riempirsi di bambini di tutti i tipi, capaci di giocare insieme, con la possibilità di usare gli stessi identici giochi, senza che nessuno rimanga in disparte a guardare. Ma per vedere esaudito questo sogno, bisogna impegnarsi e far sì che l’ambiente che ci circonda sia in grado di accoglierci tutti alla stessa maniera, far sì che i giochi del parco pubblico siano accessibili da tutti, bambini con handicap e non».
Questo era stato il desiderio espresso da Sinergie e dal Sorbo, due piccole cooperative sociali di Formello, Comune di circa 12.000 abitanti a nord-ovest di Roma, situato all’interno del Parco Regionale di Veio. E così, con molta praticità, passando rapidamente dalle parole ai fatti, è stato lanciato il Progetto GiocAbile, con un sito internet dedicato e una pagina Facebook, allo scopo di sostenere una campagna di raccolta fondi mirata a quei 20.000 euro circa che serviranno per acquisire una giostra girevole Eibe, «scelta – come spiegano i promotori della bella iniziativa – perché è un gioco di gruppo, dove condividere emozioni ed esperienze e perché permette ai bambini di provare il “brivido della velocità”, girando, girando e girando, fino a far veder loro il mondo scorrere davanti agli occhi, come un insieme di colori e sensazioni». Una scelta, per altro, attuata dopo una ricerca lunga e accurata e dopo avere incontrato alcuni consulenti esperti.
“Giocare tutti insieme, con gli stessi giochi”, in una parola, inclusione. E il progetto lanciato a Formello – una cittadina dove si stima vi siano almeno due bambini su cento con disabilità motorie – merita senz’altro di essere concretamente sostenuto (la raccolta fondi procede, ma è ancora agli inizi del suo percorso) e anche imitato in altri Comuni del nostro Paese. (S.B.)
Per ogni informazione e approfondimento, accedere al sito del Progetto GiocAbile.