È stato avviato in questo mese di febbraio, presso la Real Academia de España a Roma, e si protrarrà fino a maggio, un Laboratorio di Danza Integrata, aperto a danzatori e persone sia con disabilità (fisiche e cognitive), sia normodotate.
«La danza contemporanea e il movimento scenico – viene illustrato nella presentazione – sono gli elementi su cui si fonda il progetto, con l’esplorazione del movimento che si concentra sulle Tecniche Somatiche (Alexander, Body Mind Centering) e sulla Contact Improvisation. La danza si arricchisce quando sono i nuovi movimenti ad entrarvi, quando il nostro corpo diverso racconta storie in modo diverso, quando si aggiungono voci diverse».
Responsabile dell’iniziativa è Marisa Brugarolas, creatrice spagnola e ricercatrice specializzata in Danza Integrata, responsabile dell’associazione spagnola Ruedapiés e con esperienze di formazione, oltreché nel proprio Paese, anche negli Stati Uniti e nei Paesi Bassi.
L’intento dell’iniziativa, come spiegano i promotori, è sostanzialmente quello di «creare un linguaggio comune tra diverse abilità, riuscendo ad integrare ballerini normodotati e ballerini con disabilità. Inoltre, con la divulgazione di questo innovativo, ma sempre più diffuso, modo di approcciare il mondo della danza, ci si augura di far conoscere a un pubblico sempre più esteso, comprese anche e soprattutto le persone con disabilità, un progetto fortemente inclusivo». (S.B.)
Per ulteriori approfondimenti: marolas65@hotmail.com.
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