Continuiamo a lottare per il futuro dei nostri figli

In attesa delle auspicate soluzioni concrete, che possano evitare la chiusura di quell’Ambulatorio del Centro Educazione Motoria di Croce Rossa a Roma, che segue la riabilitazione di numerosi bambini con gravi disabilità, il Comitato dei Genitori che afferiscono a tale struttura continua la propria protesta e lo farà anche il 9 febbraio, distribuendo un volantino nei pressi dell’Ospedale San Camillo della Capitale

Foto in bianco e nero di mano di adulto che prende mano di bimboNon intende certo demordere, il Comitato Genitori Ambulatori CEM (Centro Educazione Motoria) di Croce Rossa a Roma, nella propria battaglia, che dura ormai da più di un mese, per evitare la chiusura dell’Ambulatorio dell’Età Evolutiva di Via Ramazzini, ciò che rischierebbe di lasciare soli insieme alle loro famiglie ben trentacinque bambini da zero a quattordici anni, la maggioranza dei quali con riconoscimento di disabilità grave, la cui riabilitazione è stata finora meritoriamente seguìta presso tale struttura.

Nelle scorse settimane – che hanno coinciso con numerose iniziative di sensibilizzazione promosse dal Comitato Genitori e delle quali anche il nostro giornale si è occupato – l’interessamento di alcuni rappresentati istituzionali aveva portato all’istituzione di un tavolo tecnico, con il coinvolgimento di ASL, Regione, forze sindacali e famiglie, per cercare di risolvere al meglio la situazione, scongiurando la chiusura dell’Ambulatorio.
Al momento, però, la situazione resta ancora sostanzialmente “sospesa” e in attesa di poter vedere gli auspicati risultati concreti, il Comitato si renderà ancora visibile, sabato 9 febbraio, distribuendo un volantino in prossimità dell’Ospedale San Camillo di Roma, in cui si leggerà tra l’altro: «Lunghi mesi di rieducazione neuro-psico-motoria e logopedia per costruire un futuro dignitoso rischiano di svanire nel nulla, lasciando questi bambini privi delle cure socio-sanitarie a loro necessarie. Caro Cittadino, utente della Sanità Pubblica, chiediamo la Tua solidarietà, perché non possiamo perdere la speranza per il futuro dei nostri figli». Analoghe iniziative, poi, verranno attuate nei giorni successivi, davanti ad altri ospedali, a teatri, chiese e ulteriori luoghi di incontro pubblico. (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Sonia Di Lenarda, sonia.comitatogenitori@gmail.com.

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